Annullata l’accusa di partecipazione ad associazione a carico di Giuseppe Aiello.
La Suprema Corte di Cassazione accoglie il ricorso degli avvocati Valerio Accoretti Vianello ed Antonio Lomonaco.
Era stato arrestato nell’ottobre scorso perché ritenuto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro responsabile di far parte di un’associazione a delinquere dedita alla falsificazione di testamenti, riciclaggio ed autoriciclaggio, accesso abusivo a sistema informatico e corruzione.
L’indagine sviluppata da marzo 2020 a luglio 2021, aveva portato all’arresto di ben 9 persone (2 in carcere e 7 ai domiciliari), in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Catanzaro Antonella De Simone, nonché al sequestro di 1,5 milioni di euro.
Un vero e proprio terremoto giudiziario che aveva visto coinvolti anche noti colletti bianchi del catanzarese.
All’indomani del suo arresto, già in sede di interrogatorio di garanzia reso davanti al Gip, Aiello aveva negato ogni accusa, producendo documentazione difensiva.
Quest’oggi la Seconda Sezione Penale della suprema Corte di Cassazione, in accoglimento dei motivi di ricorso depositati dagli avvocati difensori ha annullato le accuse mosse nei confronti di Giuseppe Aiello, stimato professionista e titolare di diverse farmacie nella provincia di Catanzaro, disponendo un nuovo giudizio innanzi al Tribunale del Riesame di Catanzaro in diversa composizione.
a.a.p.
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