“Famiglia e lavoro. Emergenza educativa e formativa“: su questo tema le Acli hanno organizzano un convegno pubblico tenutosi presso il Seminario Vescovile di Lamezia Terme.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Ucid Calabria, ha auto un vasto parterre di relatori i quali hanno relazionato sulle tematiche della famiglia, del lavoro, dell’emergenza educativa e della formazione.
I saluti di inizio convegno sono stati dati dal Vescovo di Lamezia Mons. Serafino Parisi e dal Sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, mentre l'introduzione e le motivazioni dell'incontro sono stati a cura del presidente regionale di Acli Terra Pino Campisi.
Ad intervenire nel convegno, moderato da Massimo Mercuri, sono stati il Prof. Domenico Marino docente di politica economica presso l'Unversità di Reggio Calabria, che ha parlato delle nuove forme di sfruttamento del lavoro in Italia e nel mondo; il presidente della consulta aggregazioni laicali della diocesi di Lamezia Terme Alfredo Saladini, il quale ha sottolineato quelle che sono le emergenze educative ed il ruolo che la scuola deve avere in tal senso; Lidia Borzì, presidente delle Acli provinciali di Roma, ha sottolineato che per affrontare le emergenze educative è urgente ripartire dal tessuto familiare; Cosimo Cuomo, esperto di politiche del lavoro e sviluppo locale, ha parlato, tra l'altro, delle finalità del programma GOL ( Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori) che è quella di ridisegnare i servizi per il lavoro per migliorare l’inserimento lavorativo delle persone, offrendo percorsi personalizzati di ingresso o reingresso al lavoro e innalzando le competenze attraverso percorsi di riqualificazione o aggiornamento professionale.
Nel corso del convegno sono state presentate le buone pratiche volte ad agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro, a cura di Pasquale Scaramuzzino, Monica Tripodi e Francesco Augurusa, che, tra l'altro, il progetto di quest'ultimo ha già previsto dopo la formazione le imprese che andranno ad assumere a tempo indeterminato.
A porgere i saluti finali è stato il vice-Sindaco di Lamezia Terme Antonello Bevilacqua, che ha accolto l'idea avanzata da Pino Campisi inerente la costituzione presso l'area industriale del polo Mediterraneo del lavoro, sottolineando che potrebbe essere una risposta alla tanta domanda delle imprese e delle famiglie, in quanto deve essere considerata la drammatica condizione di solitudine in cui versano le persone senza lavoro e le imprese che non trovano le figure professionali funzionali al loro processo produttivo.
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