Fare per Catanzaro: “Nessuna indennità Covid ai dipendenti dell’azienda Pugliese-Ciaccio”  

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Medici in corsia
  09 maggio 2021 21:48

 
“Ieri eroi, oggi dimenticati. Succede in po' dovunque in tutta Italia,  niente indennizzo per gli operatori sanitari  che a mani nude e senza alcuna tutela si sono trovati in prima linea a combattere  il Covid”. Lo dice in una nota il gruppo consiliare  Fare per Catanzaro. 
 
“Medici che hanno lottato contro  questa pandemia, che si sono "immolati", per usare le loro stesse parole, pur sapendo che senza dispositivi di protezione avrebbero quasi certamente contratto il virus. Eppure, nonostante la paura per la propria vita, hanno scelto di mettere davanti a tutto la vita degli altri e così per molti il rischio si è trasformato in una tremenda realtà. Ora dopo ora, giorno dopo giorno, sono diventati "eroi", esempi da seguire e applaudire”, continua la nota.
 
“Ma adesso qualcuno sembra essersi dimenticato di rendere quanto meno una giusta e meritata ricompensa. A questa amara constatazione non  si è sottratta  l’Azienda Ospedaliera “Pugliese – Ciaccio”, che ancora non ha provveduto a liquidare nessun indennizzo al  personale medico ed a tutte le professionalità sanitarie che è stato in prima fila nel combattere il Covid. Morire o essere feriti mentre si cerca di salvare gli altri e combattere un nemico invisibile. Così fare il medico o svolgere una qualsiasi altra professione sanitaria è diventato come affrontare un vero campo di battaglia nella ancora in corso pandemia Covid-19. Crediamo che questo sia un motivo più che sufficiente affinchè questo personale sanitario venga ricordato  e indennizzato per il coraggio, la lealtà, l'alta professionalità messa in campo da parte di chi, pur consapevole di affrontare un rischio elevatissimo, non si è sottratto e ha combattuto  questo  nemico invisibile”.
“Ci vuole un indennizzo che ripaghi, almeno formalmente, tutto il personale sanitario, dell’ospedale “Pugliese – Ciaccio”, medici e paramedici, che  sono scesi in campo senza remore. Si tratta di  una vera e propria richiesta di solidarietà sociale, bisogna infatti riconoscere concretamente il sacrificio  di chi  ormai da oltre un anno ha spontaneamente scelto di immolarsi, nonostante la consapevolezza di esporsi a un contatto diretto col virus. Medici e tutti i sanitari, che tanto bene hanno agito in emergenza Covid,  sono stati etichettati come eroi, anche se nella concretezza della realtà con pochi onori. Questi sanitari, in un numero tutt'altro che irrilevante, sono stati essi stessi infatti vittime di questa malattia di cui ancora non conosciamo gli sviluppi futuri e le conseguenze a lungo termine. Auspichiamo  una risposta ampia e positiva e una rapida evoluzione che testimoni socialmente la riconoscenza verso coloro che hanno anteposto ai propri interessi il bene pubblico”, conclude Fare per Catanzaro.

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