Si avvale della facoltà di non rispondere invece Pasquale Barberio
26 novembre 2020 21:39di EDOARDO CORASANITI
Dopo le prime pagine di tutta Italia, scocca la campanella dell'interrogatorio di garanzia davanti al Gip che ha frmato l'ordinanza di custodia cautelare.
Negano le accuse, si dichiarano innocenti e, senza saperlo, si trovano d'accordo su una risposta. I rapporti con Tallini? : "Mai incontrato", dice Domenico Grande Aracri, avvocato, 55 anni; "Conosciuto ma l'iter della pratica della Farmaeko ha seguito un iter regolare", sostiene Raffaele Sisca, 38 anni.
Continua il giro di interrogatori nell'ambito dell'operazione "Farmabusiness": oggi è stato il turno di Grande Aracri, Sisca e Pasquale Barberio, 75 anni. Tutti e tre sono agli arresti domiciliari dal 19 novembre scorso, giorno in cui è scattato il blitz coordinato da carabinieri e Procura di Catanzaro e che ha portato all'emissione di 19 misure cautelari (11 in carcere e 8 agli arresti domiciliari). Nelle carte del blitz coordinato dal procuratore Nicola Gratteri, la cosca Grande Aracri di Cutro e l'affare della distribuzione dei farmaci in Calabria, Puglia ed Emilia Romagna.
Durante l’ora e venti di interrogatorio davanti al Gip Giulio De Gregorio, Grande Aracri ha chiarito la posizione e respinto le accuse a suo carico. Su due piani in particolare si concentra l’attenzione: i rapporti con il commercialista Paolo De Sole e con l’ex assessore regionale Domenico Tallini.
Con il primo, l’avvocato crotonese accusato di essere stato incaricato dal clan per seguire l'affaire dei farmaci, sostiene di aver avuto rapporti esclusivamente professionali e anche precedenti rispetto ai fati contestati. I suoi legali di fiducia, Gregorio Viscomi e Salvatore Staiano, hanno prodotto documenti e atti che attestano la collaborazione di natura lavorativa.
Diverso il quadro su Tallini: Grandi Aracri dice di non averlo mai conosciuto personalmente ma di sapere chi fosse in virtù della notorietà politica. Gli avvocati Staiano e Viscomi nei prossimi giorni valuteranno le prossime mosse difensive, tra cui anche quella di adire il Tribunale del Riesame per ottenere la modifica o revoca della misura cautelare.
Difeso dagli avvocati Giovanni Nicotera e Ilda Spadafora, Sisca ha negato la vicinanza e quindi l'assoluta estraneità alla famiglia di 'ndrangheta dei Grande Aracri.
Sulla Farmaeko, la società accusata di essere state utilizzata dai Grande Aracri per riciclare denaro e di cui Sisca era socio, è tranciante la versione: Sisca ribatte dicendo che da quell'attività è stata fallimentare, "ne sono uscito con le ossa rotte", ed è stata contraddistinta solo dalle spese e mai da entrate. La difesa si è riservata di produrre atti e documentazione che dimostra i bilanci in rosso della Farmaeko.
Domanda inevitabile su Tallini. Sisca dice al Gip di averlo conosciuto ma l'iter poi seguito per la costituzione della società è stato regolare e classico, senza aver chiesto o ottenuto vantaggi.
Pasquale Barberio, imprenditore, difeso dagli avvocati Pietro Funaro e Giuseppe Fonte, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'indagato ha voluto però spiegare al gip di essere stato già assolto tre volte per i fatti contestati e che in passato il sequestro preventivo a suo carico è stato annullato. I legali hanno già depositato le sentenze che escluderebbero Barberio dall'associazione di 'ndrangheta dei Grande Aracri.
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