Fase 2. Addio lockdown: i commercianti di Catanzaro ripartono tra entusiasmo, norme di sicurezza e speranze (VIDEO E FOTO)

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images Fase 2. Addio lockdown: i commercianti di Catanzaro ripartono tra entusiasmo, norme di sicurezza e speranze (VIDEO E FOTO)
Il centro storico di Catanzaro
  18 maggio 2020 15:08

di CLAUDIA FISCILETTI

Catanzaro riparte.
Dal quartiere Stadio fino al centro storico, le attività commerciali riaprono dopo quasi due mesi di lockdown, pronte per accogliere i loro clienti rispettando le norme precauzionali. Distanziamento individuale di almeno un metro, indossare le mascherine negli ambienti chiusi, usare i guanti per toccare la merce in esposizione, gel igienizzante in bella vista e pronto all'uso, queste sono le regole principali da seguire durante questo timido ritorno alla quotidianità.

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E’ il primo giorno, il primo passo verso la normalità, molti commercianti lo paragonano ad una seconda inaugurazione, emozionati per il ritornare a lavoro. "Oltre al lato economico, che è importante, ne beneficia anche l'aspetto psicologico di noi esercenti che finalmente ci alziamo la mattina sentendo un pizzico di speranza e di forza in più per ricominciare", spiega uno dei commercianti. C'è anche chi, addirittura, lo paragona al primo giorno di scuola, animato da un pizzico d'ansia, com'è anche prevedibile. Si ricomincia.
Parrucchieri, centri estetici, barbieri, nelle scorse settimane hanno chiesto a gran voce di riaprire e da oggi la loro richiesta è divenuta realtà. E’ necessario prenotare e i clienti che potranno essere accolti nei locali saranno molti di meno -uno o due al massimo-, ma è comunque un modo per fare un piccolo assaggio di quella che era la quotidianità prima dell’arrivo del covid19. Sempre armati di visiere, guanti e mascherine, tanto i clienti quanto i parrucchieri sono pronti per il proseguimento della Fase 2.

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Stesse regole per i bar, che fino ad oggi in alcuni casi hanno fatto consegne a domicilio o asporto e adesso sono ufficialmente aperti, rispettando il distanziamento tra i tavoli e tra le persone, seguiti poi dai negozi di vestiti dove, ancora, qualche cliente entra toccando i tessuti senza prima indossare i guanti messi a disposizione dal negozio, un riflesso abitudinario che però viene immediatamente corretto dal personale.

 

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