di PAOLO CRISTOFARO
Mattinata movimentata all'aeroporto di Lamezia Terme. Si sono ritrovati i tour operator di tutta la Calabria per manifestare contro il disagio che stanno vivendo che è stato accentuato dall'emergenza Covid-19.
"Chiediamo contributi, chiediamo cassa integrazione per chi è rimasto a casa, per le famiglie monoreddito che sono rimaste senza entrate. Abbiamo famiglie e possiamo essere abbandonati", dicono in moltissimi. "Grazie a noi riusciamo a far conoscere la nostra Calabria, riusciamo anche a far lavorare altri settori", dicono.
L'obiettivo, per molti di loro è soltanto quello di sopravvivere, come impresa, fino al 31 dicembre 2020. "Molti di noi potrebbero non arrivare a fine anno. Gli introiti sono zero o prossimi allo zero. Non è possibile lasciare che un'intera categoria finisca per fermarsi totalmente", spiegano gli operatori preoccupati, che annunciano iniziative di protesta anche a livello nazionale.
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