Fase 2. Baldo Esposito su ordinanza Santelli: "Non è il momento delle divisioni politiche fra gli enti locali"

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images Fase 2. Baldo Esposito su ordinanza Santelli: "Non è il momento delle divisioni politiche fra gli enti locali"
Sinibaldo Esposito
  30 aprile 2020 21:17

"L’emergenza Covid-19 ha spiazzato tutti noi: ha creato incertezze nelle scelte politiche a tutti i livelli, disagi economici, problematiche sanitarie e ha addirittura diviso nelle valutazioni e nelle scelte i migliori scienziati, virologi e immunologi del mondo  - ad affermarlo Baldo Esposito, Consigliere regionale. Di una cosa siamo certi e convinti: è il momento della solidarietà, in cui bisogna abbandonare divisioni tra parti politiche e tra enti locali. È il momento in cui, per sconfiggere il nemico invisibile, dobbiamo dimostrare di saper marciare divisi ma colpire uniti. Questo sentimento e queste volontà devono coinvolgere tutti: dall’On. Santelli, che è la Presidente dei calabresi, fino all’ultimo amministratore locale del più piccolo dei nostri comuni". Sostiene ancora Esposito

"L’ordinanza regionale emessa ieri sera - continua ancora il consigliere regionale - è un’ordinanza coraggiosa e che apre sicuramente a polemiche sulle tempistiche, ma anche a molti spunti di riflessione corretti. I numeri parlano chiaro: la Calabria ha ben gestito la fase critica dell’epidemia, emanando atti spesso più restrittivi rispetto ad altre regioni italiane e affrontando con dignità, passo dopo passo, tutte le emergenze che il coronavirus ha comportato, soprattutto in campo sanitario". Per la cosiddetta “fase 2” ci saremmo tutti aspettati dal Governo una differenziazione tra regioni più compromesse (quelle delle nord) e regioni meno compromesse (quelle del sud). Non possiamo ora accettare supinamente che ancora una volta si penalizzi un sud già economicamente depresso, per tenere a bada le forti regioni del nord. L’auspicio - conclude l’esponente politico - è che questo atto politico, posto in essere dalla Regione Calabria, pur nelle differenziazioni che si sono evidenziate in queste ore, possa diventare un punto da cui partire per arrivare a soluzioni eque e condivise. Marciare divisi e colpire uniti".

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