"Le piscine non sono 'soltanto impianti sportivi' ma anche presìdi per la sicurezza individuale, collettiva e sociale. La riapertura degli impianti sportivi è quindi una impellente necessità, anche considerando i drammatici effetti economici che una chiusura ancora più prolungata avrebbe sulla gestione degli stessi e delle piscine in particolare, molte delle quali si avvierebbero a una chiusura definitiva, con conseguenze facilmente comprensibili sugli effetti positivi appena sottolineati in precedenza".
Lo afferma il deputato della Lega Domenico Furgiuele in una interrogazione al ministro per le politiche giovanili e lo sport al quale chiede di sapere "quali iniziative intende prendere al fine di permettere una ripresa delle attività natatorie e con quali misure di sicurezza".
"Il mondo natatorio - afferma Furgiuele - è tra i più penalizzati, in quanto con la chiusura degli impianti delle piscine, in seguito al DPCM del 9 marzo 2020, ha penalizzato non solo i singoli atleti, ma anche i gestori delle piscine che anche chiuse generano costi. Le attività motorie e sportive in tutte le sue forme sono presupposto indispensabile per la buona salute di una popolazione di qualsiasi classe sociale e per la formazione e la crescita socioculturale di bambini e ragazzi. Tale attività è praticata all'interno di impianti sportivi i quali nella maggioranza dei casi sono dotati di piscina e palestra. Quest'ultima è necessaria per l'addestramento e l'allenamento sia degli utenti che la frequentano sia per la preparazione degli atleti agonisti".
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