Fase 2. Il Pd di Lamezia Terme sollecita un tavolo di confronto su tutte le problematiche provocate dall'emergenza Covid

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La sede cittadina del Pd di Lamezia Terme
  30 aprile 2020 15:31

"Più volte in queste settimane ci siamo detti che usciremo dalla grave emergenza sanitaria e sociale. Il Covid-19 ha cambiato il nostro stile di vita, le nostre abitudini, il nostro modo di pensare al domani. Nonostante ciò, continuiamo a sperare di uscirne migliori, di venirne fuori con consapevolezze e coscienze più forti e tese alla responsabilità ed al buon senso; sicuramente e purtroppo constatiamo che questo non è valido per l’attuale amministrazione della Regione Calabria".

Così in una nota del Pd di Lamezia Terme.

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"Negli ultimi giorni - si legge ancora -  si è palesata chiaramente la direzione che avrà questo governo regionale, gli abiti che vorrà indossare: sull’ubicazione del Centro regionale Covid si è aperta la solita, trita polemica campanilistica nella completa latitanza del governo regionale che avrebbe dovuto governare le scelte, mediare le posizioni, aiutare i territori a dialogare per un bene superiore; in piena notte e senza che fosse all’ordine del giorno, come avvenuto già nel passato, viene deciso l’accorpamento delle due aziende sanitarie Pugliese Ciaccio e Materdomini (purtroppo anche con il voto di qualche membro dell’opposizione e con tanto di conferenza stampa del Presidente del Consiglio Regionale, che dovrebbe invece avere un ruolo imparziale)".

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"Infine - prosegue - la scelta scellerata a cui abbiamo assistito attoniti ieri sera; ci si riferisce ovviamente all’ordinanza presidenziale, probabilmente illegittima, che sulla base di non si sa quale valutazione scientifica ha deciso di anticipare le riaperture delle attività commerciali, mettendo a rischio i risultati ottenuti dalla Calabria, grazie al sacrificio dei cittadini, in ordine al contenimento del virus. L’azione oltre che improvvida e giocata sulla salute di tutti ha aperto un contenzioso tra Governo e Regione e tra quest' ultima e i Comuni che molto più responsabilmente hanno annunciato di voler disattendere l’ordinanza provando a difendere, da destra a sinistra, i propri cittadini".

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"Viene da chiedersi: questa scelta è stata fatta per il bene dei calabresi? A noi sembra proprio di no! - prosegue il Pd lametino - Ci viene da pensare invece che si tratti di mera logica di lotta politica e di potere. La nostra regione ha una sanità e un tessuto socio/economico davvero fragile che corre il rischio di andare in pieno default, abbiamo bisogno di scelte ponderate e di riforme serie in campo sanitario che guardino all’interesse di tutta la Regione e non di singole realtà; ci sarà tempo per la propaganda politica".

"Nel nostro piccolo, come Partito democratico, - conclude - abbiamo lanciato un invito all’amministrazione comunale e a tutte le forze politiche e sociali per costituire da subito un Tavolo di confronto su tutte le problematiche che quest’emergenza sta provocando e che, ancora invisibili, provocherà. Rinnoviamo con viva sollecitudine questo intendimento, auspicando uno scatto d’orgoglio da parte del centro destra lametino, che tanto consenso ha portato alla Presidente Santelli. Uniamo le forze, da destra a sinistra, diventiamo tutti più forti e pensiamo al bene dei nostri concittadini".

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