"I tamponi disposti per le persone che torneranno in Calabria è una buona iniziativa, ma in questo momento è necessario pretendere maggiore prudenza. Per questo chiedo che il Piano di sicurezza preveda in ogni caso l'obbligo di quarantena per 15 giorni per tutti coloro che rientreranno in regione nelle prossime ore".LEGGI ANCHE QUI
Così la deputata del Movimento 5 stelle Federica Dieni. "La Regione, in accordo con le prefetture - spiega la parlamentare - ha disposto i tamponi rino-faringei per tutti coloro che, in auto, treno o aereo, torneranno in Calabria, circa 4mila persone. Le persone che risulteranno negative al test potranno interrompere l'isolamento domiciliare previsto al punto 3 dell'ordinanza 38 del presidente della Regione Calabria. Purtroppo, questa disposizione ha il demerito di sottovalutare uno degli aspetti più minacciosi del Coronavirus, ovvero la sua capacità di mimetizzarsi e di ricomparire quando tutto sembra indicare la sua fine. Gli studi in materia e la cronaca di queste settimane dimostrano che il Covid-19 può ripresentarsi anche dopo uno o più test negativi. I tamponi potrebbero dunque risultare positivi dopo pochi giorni e non è ancora chiaro in seguito a quanti esiti negativi il virus si possa dire veramente sconfitto. Alla luce di questa accertata caratteristica del Coronavirus, sarebbe auspicabile una correzione del Piano di sicurezza emanato dalla Regione, con la previsione della quarantena domiciliare obbligatoria di 15 giorni per tutte le persone in arrivo. Solo in questo modo sarà possibile tenere la situazione sotto controllo ed evitare la possibile ripartenza del contagio".
"Sento, inoltre - afferma la parlamentare - la necessità di dare il mio personale bentornato a tutti quei calabresi costretti a rimanere per più di due mesi lontani dai loro affetti e dalle loro case. Nel ringraziarli per il grande senso di responsabilità dimostrato in una fase particolarmente drammatica per tutto il Paese, sono certa che condivideranno la necessità di non correre rischi inutili proprio nel momento in cui il peggio sembra essere alle nostre spalle. In attesa, poi, dell'esito del ricorso presentato dal governo contro l'ordinanza che ha riaperto anzitempo i bar e i ristoranti calabresi, invito la presidente Santelli ad avviare le iniziative necessarie per far ripartire tutte le visite ambulatoriali in Calabria, sospese a causa dell'emergenza".
"È inoltre auspicabile - conclude Dieni - che dalla Regione arrivino disposizioni chiare e stringenti circa il corretto rispetto della 'Fase 2', iniziata oggi. Nelle zone centrali di diverse grandi città della Calabria, malgrado i divieti, si sono già registrati moltissimi assembramenti di persone. È dunque necessario che la Regione avvii controlli rigorosi per evitare che l'allentamento del lockdown diventi un pericoloso liberi tutti che renderebbe vani i tanti sacrifici fatti negli ultimi due mesi".
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