Fase 2. L'appello della Scutellà (M5S) alla Santelli: "Per le categorie esposte c'è bisogno di esami e tamponi. La Toscana è un'esempio"

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images Fase 2. L'appello della Scutellà (M5S) alla Santelli: "Per le categorie esposte c'è bisogno di esami e tamponi. La Toscana è un'esempio"
Elisa Scutellà
  08 maggio 2020 17:48

"Non sottovalutare il rischio a cui sono esposti donne e uomini che lavorano nella grande apparato dei servizi e del commercio. A partire dalle forze dell'ordine, bisogna prevedere e provvedere con urgenza a disporre esami sierologi e tamponi per tutte quelle categorie di lavoratori che ad oggi sono particolarmente esposte. Un esempio virtuoso è quello della Regione Toscana".

È l'appello lanciato al presidente della Regione Jole Santelli dalla deputata del Movimento 5 Stelle Elisa Scutellà. "Chi garantisce la sicurezza sul territorio calabrese - aggiunge la deputata - ed in questo periodo di emergenza epidemiologica è particolarmente esposto al pericolo di contagio, oltre agli operatori sociosanitari, è sicuramente il comparto delle forze dell'ordine e del soccorso pubblico che quotidianamente vigila sul rispetto delle regole di contenimento oltre ad attenersi ai compiti già loro comunemente affidati. A queste lavoratrici e lavoratori si aggiungono altre categorie che in questo periodo sono sensibilmente esposte ai rischi del contagio come tutti quegli operatori dell'apparato dei servizi e del commercio, dai commessi agli addetti di sportello, e via via che le aperture si amplieranno anche tanti altri lavoratori saranno inevitabilmente messi in pericolo di contagio".

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"L'invito che rivolgo alla governatrice Santelli - afferma ancora Elisa Scutellà è di non sottovalutare il rischio a cui sono soggetti queste donne e questi uomini e di prevedere e provvedere con urgenza a disporre esami sierologi e tamponi almeno per le categorie di lavoratori che ad oggi sono effettivamente più a rischio. Sappiamo dell'intenso sforzo profuso in questo periodo dagli operatori delle forze dell'ordine e dell'assennato senso del dovere di altrettante categorie che in questo periodo sono inevitabilmente a stretto contatto con i cittadini che potrebbero inconsapevolmente essere portatori asintomatici del virus"."

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"Sarebbe - aggiunge  - un atto di irresponsabilità non vigilare sulla loro salute, a fronte dei rischi a cui sono sottoposti quotidianamente e dell'impegno costante prestato per garantire sicurezza, servizi all'utenza ed il rispetto delle regole. Sarebbe invece sensato e coscienzioso prendere esempio da altre regioni sul territorio nazionale, come la Toscana, che ha già predisposto screening sanitari in vasta scala per contrastare la diffusione del Covd-19".

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"Non può essere disconosciuto il forte rischio a cui vanno incontro ogni giorno migliaia di lavoratrici e lavoratori nei negozi, nelle aziende e negli uffici calabresi ed è per questo che va loro riconosciuta da parte dell'amministrazione regionale una sicurezza sul lavoro in tempi celeri, se non immediati, affinché - conclude - vengano predisposti tutti gli esami sanitari del caso per evitare il conclamarsi di un abbandono istituzionale".

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