Fase 2. L’avv. Rocca: “Zero burocrazia e pace fiscale per famiglie, professionisti e imprese"

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L’avvocato Salvatore Rocca
  30 aprile 2020 12:07

"L'Italia si trova in grande difficoltà economica per questo motivo servono interventi immediati di buon senso e, tra questi, si può pensare anche a una “pace fiscale” con una durata di almeno 2 anni, che possa fare respirare tutti gli italiani sopratutto con la ripresa di ogni attività. inoltre, una seconda misura da porre in campo per restituire liquidità alle imprese è che lo Stato provvedesse ad effettuare l’immediato pagamento dei propri debiti, mediante diretto accredito delle somme dovute sul conto corrente del creditore". 

Lo scrive l'avvocato Salvatore Rocca.

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"Per farlo con rapidità, occorrerebbe sospendere temporaneamente, sino a tutto il 2021, almeno gli articoli 48 bis, in materia di disposizioni sui pagamenti delle pubbliche amministrazioni e 72 bis in materia di espropriazione del quinto dello stipendio e di altri emolumenti connessi ai rapporti di lavoro del D.P.R. n. 602/73.  Ma bisognerebbe valutare anche l’adozione di altre misure destinate a portare liquidità soprattutto alle famiglie"

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Oltre all'accoglimento, spiega Rocca,  da parte del governo di una serie di proposte che ormai vengono formulate da diversi sindaci ed istituzioni locali:

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  1. Rifinanziare i cosiddetti buoni spesa già erogati dai Comuni e assegnare ai Sindaci un plafond di risorse per il sostegno al reddito strettamente legato agli effetti sociali ed economici dell’emergenza. Prevedere strumenti normativi e finanziari per il sostegno agli affitti commerciali e domestici.
  2. Prevedere che nell’ambito della liquidità che sarà resa disponibile dall’UE all’Italia con gli strumenti finanziari straordinari una quota parte sia assegnata ai Comuni e alle Città metropolitane.
  3. Integrale sostegno finanziario al trasporto pubblico locale, inclusi i minori ricavi da perdita della bigliettazione e incentivi sulla micro mobilità elettrica, semplificazioni per la realizzazione di piste ciclabili.
  4. Puntare per la ripresa degli investimenti pubblici sui Comuni e sulle Città metropolitane. I Comuni sono i principali investitori pubblici del nostro Paese con una capacità di resa delle risorse assegnate incommensurabile rispetto agli altri livelli di governo. 
  5. Le eventuali risorse assegnate alle Regioni, oltre a quelle già attribuite con precedenti provvedimenti, siano vincolate ad attività strettamente legate all’emergenza quali acquisto DPI per servizi essenziali e per popolazione, sanificazione uffici pubblici e spazi città, assistenza socio-sanitaria.
  6. Migliorare il coordinamento delle misure di sostegno economico per i numerosi settori produttivi colpiti duramente dall’emergenza in modo da assicurare a tutti liquidita in tempi rapidi ed effettivo sostegno con particolare attenzione al settore turistico e balneare.

"Il governo - spiega l'avvocato - deve riformare tutto il sistema fiscale con aiuti sostanziali a famiglie e imprese per ripartire".

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