“L’ampliamento delle concessioni degli stabilimenti balneari è una necessità assoluta che la Regione deve affrontare al più presto. La rapidità dimostrata sulla vicenda “vitalizi” ha ragion d’essere soprattutto per una questione del genere: c’è un grosso comparto dell’economia calabrese che ha bisogno di una risposta certa, chiara e soprattutto rapida”.
Lo ha affermato il consigliere comunale Eugenio Riccio. “Non posso che essere d’accordo con quanto hanno condiviso, nelle scorse settimane, l’assessore alle Politiche del mare del Comune, Alessandra Lobello, e i gestori dei lidi catanzaresi: l’unica strada possibile per garantire agli stabilimenti una boccata d’ossigeno è l’ampliamento degli spazi fronte mare mantenendo sempre fermo, ovviamente, il rapporto 30-70% fra spiaggia privata e spiaggia pubblica. La soluzione, sulla quale purtroppo l’amministrazione comunale non ha alcun margine di intervento concreto, seguirebbe la stessa linea guida che ha mosso Palazzo De Nobili e il sindaco Abramo, in tal caso sì con margini di azione tangibili, alla concessione gratuita di spazi all’aperto per le attività di ristorazione e ai bar. I lidi hanno estremo bisogno di un’opzione del genere”.
“In Sicilia e in tanti altri territori non solo del sud – ha aggiunto Riccio -, gli stabilimenti hanno già avuto, da parte delle Regioni, la chance di ampliare gli spazi sulla spiaggia. Attenzione, non è un liberi tutti alla sottrazione di spiagge libere. Tutt’altro, sarebbe la regolamentazione di esigenze legittime sia dei gestori privati che di tutti quei cittadini che frequentano gli spazi pubblici al mare. In Calabria è stato un bene che ne sia parlato nelle scorse settimane, ma senza un provvedimento reale rimarrebbe tutto aria fritta. Mi auguro, allora, che il Consiglio regionale approvi l’intervento nella seduta straordinaria che si terrà mercoledì 3 giugno, anticipando di una settimana la discussione già calendarizzata. E mi aspetto pure che fissi, finalmente, la data ufficiale della stagione, altro passaggio formale che ancora manca”.
“Qualcuno sosterrà – ha concluso Riccio - che qualche giorno in più non cambia nulla, ma la realtà dei fatti è che la Calabria è in ritardo e qualche giorno in meno farebbe tutta la differenza del mondo in favore di una categoria, quella dei gestori degli stabilimenti balneari, che dovrebbe essere trattata come una delle leve principali della nostra economia. A Reggio hanno dimostrato che quando vogliono sanno essere più veloci di “Bip Bip”, dimostrino allora di saperlo fare anche per argomenti che non riguardano immediatamente la politica regionale, ma che sono senz’altro più importanti perché si riferiscono all’economia della Calabria e a uno dei suoi settori cruciali come quello turistico”.
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