"C'è una materia che rientra certamente nelle competenze delle regioni: l'organizzazione del servizio sanitario. E questo vale anche per la Regione Calabria il cui compito fondamentale è assicurare servizi sanitari attrezzati per contrastare l'emergenza e consentire di ripartire con sicurezza". Lo afferma il deputato del Pd Antonio Viscomi.
"Ma di quale sicurezza possiamo parlare - prosegue - se ad oggi la Protezione Civile nazionale ha consegnato in Calabria, dati ufficiali online, 135.600 tamponi mentre la Regione Calabria ne ha effettuato soltanto, dati ufficiali, 45.438? Ne restano ancora disponibili 90.162".
"Peraltro - aggiunge - oltre ai tamponi, servono anche i laboratori per processarli. Ma in Calabria i laboratori non sono stati organizzati o sono stati organizzati in modo evidentemente non adeguato. Fino a ieri sapevamo della necessità di inviare fuori regioni, a Napoli, i tamponi effettuati in Calabria e dell'affanno dei laboratori presenti nell'Ospedale di Catanzaro. Oggi, se le notizie riportate dai giornali sono vere, veniamo a sapere che i tamponi effettuati ai cittadini calabresi che rientrano dalle altre regioni sono semplicemente congelati ed accantonati".
"E siamo ancora in attesa di vedere costituite tutte le trentasette USCA previste formalmente dal decreto 25 del 29 marzo della presidente della Regione Calabria. Ripartire è necessario. Ripartire in sicurezza è ancora più importante. Questo è responsabilità propria - conclude - di chi governa una regione".
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