Fase 3. Coldiretti: "Il turismo rurale ed enogastronomico è l'acceleratore per la ripartenza in Calabria"

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images Fase 3. Coldiretti: "Il turismo rurale ed enogastronomico è l'acceleratore per la ripartenza in Calabria"
coldiretti
  27 giugno 2020 14:05

"Gli “exit poll” , cioè le analisi campionarie previsionali, relative al Turismo Rurale ed Enogastronomico calabrese raccontano che vi è una lenta ma graduale ripresa delle vacanze in questo particolare segmento del turismo".

La ragione – riferisce Terranostra –Campagna Amica Coldiretti – in primo luogo è da ricercarsi nei grandi spazi che i turisti possono avere a disposizione quindi con la possibilità di fare anche sport all’aperto, poi ancora la bassissima incidenza del Covid-19 nella nostra regione e sicuramente la possibilità che l’ospitalità in campagna, la ristorazione di qualità e l’accoglienza possono giocano un ruolo strategico per l’incremento del turismo a livello regionale puntando su un turismo rurale innovativo che il sistema Coldiretti è impegnato sempre di più a consolidare.

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"Riflettere sulle emergenti modalità di vivere il paesaggio secondo approcci esperienziali ed emozionali – spiega Adriana Tamburi presidente Regionale dell’associazione agrituristica e ambiente di Terranostra-Campagna Amica – è uno spunto per costruire mappe e percorsi alternativi, sviluppando prospettive diverse. In questo senso l’operatore agrituristico diventa animatore della bellezza naturale. La forza del vero agriturismo anche in Calabria – evidenzia Tamburi - risiede nell’azienda agricola che gli sta alle spalle. Una realtà che è testimoniata dal fatto che l’85% delle strutture sono impegnate in attività di vendita diretta dei prodotti. Agriturismo e turismo rurale- aggiunge - emblema della multifunzionalità del settore, fondamentali non solo in chiave turistica e occupazionale, ma anche per la lotta allo spopolamento, per il presidio del territorio e delle aree marginali, della biodiversità. Il nostro obiettivo è quello di esprimere e rappresentare il vero agriturismo: in questa fase, anche per diversificare - spiega - diventa fondamentale proprio far conoscere il lavoro agricolo che c’è dietro al nostro cibo, aprire le porte alle visite in azienda, dei luoghi dove produciamo e raccogliamo le nostre eccellenze".

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"Se l’emergenza ci ha imposto un cambio di “postura”, occorre ora tradurre le criticità in opportunità raccontando la verità e autenticità della nostra offerta, in grado di esprimere fiducia e sicurezza nei confronti di chi sceglie questo tipo di vacanza. Da parte nostra – continua – stiamo trasmettendo un forte segnale di sostegno e fiducia verso il turismo rurale puntando sulla promozione e reagendo in maniera determinata e coraggiosa in un momento comunque difficile. Le fasi di crisi spesso si rivelano veri “acceleratori” di sviluppo; per cogliere le opportunità che si apriranno in questa fase, occorre però – conclude con convinzione Tamburi - fare della qualità una costante”: una qualità da elevare proprio intorno a quei valori principali che il Turismo Rurale ed enogastronomico di per se racchiude, semplicità, identità e tradizione che consentono indiscutibilmente ampi margini di crescita".

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