“Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”. Sono state queste parole di Matteo 5, 33-37 a fare da filo conduttore ai due incontri che il Vescovo, monsignor Serafino Parisi, ha avuto negli ultimi due giorni prima in Episcopio con i diaconi permanenti, guidati da don Franco Decicco, e poi con il Clero per il secondo ritiro effettuato sotto la sua guida pastorale, e svoltisi a ridosso dell’avvio del nuovo anno pastorale che vedrà la Chiesa che è in Lamezia impegnata nel riprendere il cammino sinodale dopo i mesi della pandemia che ha costretto tutti a cambiare le proprie abitudini.
Si è trattato di due incontri che, nelle intenzioni del Vescovo, oltre a voler rappresentare un momento di conoscenza e di confronto per meglio comprendere quali possano essere i passaggi per la concreta realizzazione di quella “Chiesa in uscita” cui fa spesso riferimento papa Francesco, hanno anche voluto essere l’occasione per delineare insieme il percorso di quel cammino che la Chiesa che è in Lamezia è chiamata ad effettuare.
Un’idea di cammino di crescita comunitaria alla quale ciascuno è invitato a dare il proprio contributo per far sì che ognuno sia stimolo, non solo per la Chiesa, ma per la società con cui quotidianamente si confronta.
Nel corso delle due giornate, infatti, monsignor Parisi, oltre ad ascoltare le istanze e le proposte giunte sia dai 13 diaconi (sui 18 presenti in Diocesi), dei quali è stato sottolineato il compito ed il ruolo all’interno della comunità, sia dai sacerdoti, ha anche lanciato la sua visione di Chiesa diocesana, legata all’idea di Chiesa di cui papa Francesco fa riferimento nell’Evangelii Gaudium, che deve parlare sempre più il linguaggio della verità diventando, contestualmente, proposta per la comunità ecclesiale e civile: se si parla il linguaggio della verità, infatti, non c’è bisogno di altro a supporto di ciò che si afferma. Una sollecitazione a vivere uno stile che guardi alla fraternità presbiteriale, improntando relazioni e rapporti sulla sincerità a partire dal linguaggio, esso stesso elemento fondamentale per unire e per dare una testimonianza profetica.
L’incontro con il Clero, che ha registrato la presenza di 85 sacerdoti, si è concluso con un momento di convivialità fraterna.
Tra i prossimi appuntamenti del Vescovo, al suo rientro dal Congresso eucaristico nazionale a Matera, ci sarà l’incontro con le religiose appartenenti agli Ordini ed agli Istituti presenti in Diocesi che, previsto per il 28 settembre prossimo, concluderà la prima fase di conoscenza da parte di monsignor Parisi delle varie realtà diocesane.
s.m.g.
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