di TEOBALDO GUZZO *
Mons. Antonio Cantisani, oggi 2 novembre, avrebbe compiuto (e festeggiato) il 95esimo compleanno, essendo nato a Lauria il 2 novembre del 1926.
Ho, tuttavia, buoni e incontestabili motivi per ritenere che anche nell’aldilà starà ugualmente (e gioiosamente) festeggiando il giorno del suo genetliaco con i cari genitori, con i ritrovati vecchi collaboratori, con i nuovi amici incontrati nei sentieri celesti il primo luglio scorso, giorno della sua dipartita terrena.
L’ammirazione, che nutro verso quello che è stato il suo modo di fare, di essere Ministro della Parola, di pregare, di servire la Chiesa, mi aiutano a rivivere il lungo racconto dell’intenso magistero di mons. Antonio Cantisani , maturato nel corso dei 32 anni di ministero episcopale, esercitato dalle Cattedre di Rossano e di Catanzaro-Squillace, e confluito nelle pagine dei sei volumi Un tempo nel mistero della Chiesa.
La narrazione della fede di mons. Cantisani in Cristo Gesù e il racconto della fiducia, che l’arcivescovo ha nutrito per l’uomo del suo tempo, si sono ulteriormente confermati nelle pagine dei tre volumi La parola non può fermarsi, che raccolgono gli scritti prodotti negli anni vissuti da vescovo emerito. Anche le biografie dei Vescovi a Catanzaro dal Concilio di Trento al Vaticano Secondo, unitamente ai sette volumi del Commento ai Salmi di Cassiodoro e alle altre pubblicazioni, riferite all’approfondimento di esemplari testimoni della fede in Dio, arricchiscono il lungo racconto, calibrato sulle omelie, sulle esortazioni pastorali, sulle conferenze, sulle relazioni, sugli interventi, sugli articoli, sui temi delle migrazioni. Un racconto fecondo e articolato, costruito nel rispetto delle modalità di comunicazione. Mons. Antonio Cantisani è anche il Pastore che ha raccontato se stesso, la sua vita, la maturata esperienza di docente, di presbitero, di vescovo. A colloquio con un giornalista -questo il sottotitolo dell’intervista Un pastore si racconta rilasciata a Tommaso Migliaccio—ripercorre-le diverse fasi della sua vita e rievoca con precise proprietà di linguaggio i momenti che negli anni hanno maggiormente impegnato/condizionato/supportato la sua attività di studente seminarista, di docente, di presbitero, di parroco, di vescovo.
*Pubblicista
Dal 2000 al 2011 direttore responsabile del periodico diocesano «Comunità nuova».
Dal 1996 all’anno 2011 responsabile dell’Ufficio delle Comunicazioni Sociali
dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace
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