Fede&culti. Teobaldo Guzzo ricorda l'arcivescovo Cantisani nel giorno del suo compleanno a 4 mesi dalla sua dipartita terrena

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Antonio Cantisani
  02 novembre 2021 15:59

di TEOBALDO GUZZO * 

 Mons. Antonio Cantisani, oggi 2 novembre, avrebbe compiuto (e festeggiato) il 95esimo compleanno, essendo nato a Lauria il 2 novembre  del 1926.

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Ho, tuttavia, buoni e incontestabili motivi per ritenere che anche nell’aldilà starà ugualmente (e gioiosamente) festeggiando  il giorno  del suo genetliaco con i cari genitori, con i ritrovati vecchi collaboratori, con i nuovi amici incontrati nei sentieri celesti il primo luglio scorso, giorno della sua dipartita terrena.

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L’ammirazione, che nutro verso quello che è stato il suo modo di fare, di essere Ministro della Parola, di pregare, di servire la Chiesa, mi aiutano a  rivivere il lungo racconto dell’intenso magistero di mons. Antonio Cantisani , maturato nel corso dei 32 anni di ministero episcopale, esercitato  dalle Cattedre di Rossano e di Catanzaro-Squillace, e confluito nelle pagine dei sei volumi Un tempo nel mistero della Chiesa.

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 La narrazione della fede di mons. Cantisani in Cristo Gesù e il racconto della fiducia, che l’arcivescovo ha nutrito per l’uomo del suo tempo, si sono ulteriormente confermati nelle pagine dei  tre volumi La parola non può fermarsi,  che raccolgono gli scritti prodotti negli anni vissuti da vescovo emerito. Anche le biografie dei Vescovi a Catanzaro dal  Concilio di Trento al Vaticano Secondo, unitamente ai sette volumi del Commento ai  Salmi di Cassiodoro  e alle  altre pubblicazioni,  riferite all’approfondimento di esemplari testimoni della fede in Dio, arricchiscono il lungo racconto, calibrato sulle omelie, sulle esortazioni pastorali,  sulle conferenze, sulle relazioni, sugli interventi, sugli articoli, sui  temi delle migrazioni. Un racconto fecondo e articolato, costruito nel rispetto delle modalità  di comunicazione. Mons. Antonio Cantisani è anche il Pastore che ha raccontato se stesso, la sua vita, la maturata esperienza di docente, di presbitero, di vescovo. A colloquio con un giornalista -questo il sottotitolo dell’intervista Un pastore si racconta rilasciata a Tommaso Migliaccio—ripercorre-le diverse fasi della sua vita e rievoca con precise  proprietà di linguaggio i momenti che negli anni hanno maggiormente impegnato/condizionato/supportato la sua attività di studente seminarista, di docente, di presbitero, di parroco, di vescovo.

*Pubblicista
Dal 2000 al 2011 direttore responsabile del periodico diocesano «Comunità nuova».
Dal 1996 all’anno 2011 responsabile dell’Ufficio delle Comunicazioni Sociali
dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace 

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