Fedez arriverà a Reggio per la festa della Madonna ma i parroci non lo vogliono

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  07 settembre 2024 22:02

Fedez arriverà a Reggio Calabria per volontà di Ruggero Pegna,  nell’ambito del Reggio Live Fest,  in occasione dei festeggiamenti per la Madonna della Consolazione ed è polemica. O meglio la sua ospitata non piace ai parroci 

E così don Giovanni Gattuso, della parrocchia San Nicola e Santa Maria della Neve,   ha scritto al sindaco Giuseppe Falcomatà la sua "espressione di dissenso sulla scelta degli eventi civili in occasione dei festeggiamenti della Beata Vergine Maria della Consolazione".

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"Egregio Signor Sindaco, le scrivo in qualità di uomo, cristiano e sacerdote, sentendo il dovere di esprimere il mio dissenso sulla decisione di invitare l’artista Fedez nell’ambito dei festeggiamenti civili legati alla solenne celebrazione della Beata Vergine Maria della Consolazione, padrona della nostra amata città. Questa festività ha un significato profondo per la nostra comunità”. Come uomo e sacerdote, avverto la necessità di esprimere il mio disagio per la scelta di un artista il cui stile e messaggi, per quanto legittimi nel contesto della libera espressione artistica, appaiono lontani dai valori che questa celebrazione incarna. Fedez, noto per il suo linguaggio provocatorio e le sue prese di posizione spesso divisive, rischia di compromettere l’armonia e la spiritualità di questo momento sacro, distruggendo la connessione profonda tra la comunità e la sua patrona. Credo che sia fondamentale mantenere una coerenza tra gli eventi proposti e il significato religioso della celebrazione. Per questo, chiedo all’Amministrazione un ripensamento sulla scelta dell’artista".

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Ma non solo. Perché  prima  della lettera di don Gattuso, a esprimersi era stato don Giovanni Zampaglione, giovane parroco reggino, con un post sui social:   "Che messaggio darà Fedez ai nostri giovani e alla gente? - s’interroga il prete, il quale ricorda una sua vecchia polemica con il rapper del 2019, quando l’ex marito della Ferragni si presentò ad una manifestazione indossando una croce con Topolino al posto del Cristo - L’ha fatto per attirare l’attenzione su di se, ricordando che il crocefisso non è solo un simbolo di appartenenza, ma amore per Dio".  

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"Il progetto ha avuto un costo complessivo di 300 mila euro, al quale ogni ente ha contribuito per un terzo – commenta però il sindaco Falcomatà – Forse si dovrebbe tener conto del fatto che, per la prima volta, potremo assistere a sette concerti anziché due. Tutti completamente gratuiti. Chi ha parlato non lo ha fatto a nome della Curia, bensì per conto proprio. Dunque, ci troviamo nell’ambito dei gusti personali e della libertà di pensiero e di espressione, che è legittima e comprensibile".

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