Femminicidio a Messina. Resta in carcere il vibonese De Pace ma il movente è un giallo

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Femminicidio a Messina. Resta in carcere il vibonese De Pace ma il movente è un giallo

  03 aprile 2020 10:29

Il movente non è ancora chiaro ma resta in carcere Antonio De Pace, 28 anni, originario della provincia di Vibo Valentia, accusato di aver ucciso la compagna Lorena Quaranta, 27, siciliana, pochi giorni fa nel Messinese (LEGGI QUI).

Ieri pomeriggio è stata eseguita l’autopsia sul corpo della giovane studentesse di medina mentre il Gip sostiene che ulteriori approfondimenti serviranno perché “appare sostenibile – nei limiti propri di questa fase del procedimento e salvo gli ulteriori elementi che dovranno essere acquisiti – che la determinazione a compiere il reato sia sorta sulla base di uno stimolo esterno così lieve, banale e sproporzionato rispetto alla gravità di quanto commesso, da potersi considerare – sulla base comune del sentire – del tutto insufficiente a determinare la commissione del delitto, costituendo quindi più che la causa dell’agire del reo, un mero pretesto per dare sfogo al proprio impulso criminale”. 

Banner

Secondo il Giudice dell’indagine preliminare De Pace  “non solo ha mostrato una particolare efferatezza nella brutale azione posta in essere, ma non ha mostrato alcun segno di resipiscenza nemmeno successivamente tanto da provare a giustificare sostenendo – falsamente come appurato grazie agli accertamenti effettuati – di aver agito in preda all’ansia dovuta alla circostanza di essere risultato positivo al coronavirus”.

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner