Femminicidio, se ne parla domani a Borgia

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Immagine di archivio
  07 agosto 2019 15:14

Un concerto per dire “no” al femminicidio. La melodia degli accordi come risposta al rumore sordo della violenza che ancora si abbatte come furia su mamme, mogli, sorelle, figlie. Donne colpevoli solo di aver creduto nell’amore sbagliato. L’ospite d’onore della “Notte Rosa” organizzata dall’Amministrazione comunale di Borgia e dalla Pro Loco del Comune guidato dal sindaco Elisabeth Sacco, nell’ambito del cartellone “Borgia d’estate 2019” sarà Sergio Sylvestre, giovane cantante che si è fatto conoscere partecipando al talent show “Amici” di Maria De Filippi. Nel 2019, è salito sul palco dell’Ariston per accompagnare in duetto, insieme a Biondo, il cantante in gara Einar. E domani sera sarà a Borgia, ma prima la comunità e quanti vorranno partecipare sono invitati, alle 17 nella Sala del Consiglio comunale, a riflettere sul tema “Stop al femminicidio” nel convegno moderato dalla giornalista Maria Rita Galati, assieme al sindaco di Borgia, e agli assessori Irene Cristofaro, Virginia Amato, il consigliere Silvia Laganà, la segretaria della Pro Loco di Borgia, Maria Calabretta, la presidente di Attivamente coinvolte Onlus Stefania Figliuzzi,il vice presidente della commissione sanità Regione Calabria, Baldo Esposito, e l’assessore regionale alle Politiche sociali e pari opportunità, Angela Robbe.

Trentanove vittime di femminicidio dal primo gennaio 2019 al 30 giugno (dati associazione Sos Stalking). Ma la strage non si ferma. L’ultima è Roberta Perillo, 32 anni, trovata senza vita nella vasca da bagno di casa sua a San Severo. Era l’11 luglio, poco dopo il fidanzato Francesco D’Angelo ha confessato il delitto. Secondo alcuni racconti lei voleva lasciarlo. Una dinamica che si ripete spesso, quando a compiere il delitto è il compagno, il marito. L’uomo che nella maggior parte dei casi ogni vittima ha scelto di avere accanto per amore. In totale nel 2018 in Italia hanno perso la vita 86 donne, il 2017 ha visto 113 vittime, nel 2016 ne sono state uccise 115, 120 nel 2015, ben 138 nel 2013. L’Italia sembra voler restare un Paese non per donne: i dati raccolti nell’ultimo rapporto del Censis, realizzato con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità, confermano che la media è ancora oggi di un femminicidio ogni 60 ore. Una ferita che sembra non chiudersi, e su cui non basta più semplicemente riflettere.

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