Fermi amministrativi per importi inferiori ad 800 euro: per il Codacons sono illegittimi

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Francesco Di Lieto vicepresidente nazionale di Codacons

Un'ordinanza del Prefetto ribadisce l’illegittimità dei fermi disposti per somme inferiori a 800 euro.

  29 gennaio 2024 16:46

In questi giorni numerosi contribuenti stanno ricevendo preavvisi di iscrizione di fermo amministrativo di beni mobili registrati per debiti, veri o presunti, di poche decine di euro.
Tali provvedimenti - sostiene il Codacons - appaiono del tutto illegittimi perché non rispettano “il principio di proporzionalità” tra il carico tributario che si intende recuperare ed il valore del bene oggetto di fermo amministrativo.
Il principio di proporzionalità è facilmente deducibile dall’art. 10, primo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (Legge n. 2012/2000), che recita: “I rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria sono improntati al principio della collaborazione e della buona fede”.
A ribadire l’illegittimità di siffatti comportamenti, oggi è intervenuto un provvedimento reso dal Prefetto di Catanzaro che ha evidenziato come “il fermo può essere disposto solo in presenza di un debito di importo minimo di € 800,00”.
Di conseguenza - sostiene Francesco Di Lieto vicepresidente nazionale dell’associazione - il Prefetto ha annullato un verbale comminato ad una automobilista catanzarese, perchè  circolava con una vettura sulla quale So.G.E.T. aveva provveduto ad applicare un “fermo amministrativo”.
Fermo disposto per una somma inferiore a cento euro!
Com’è noto il fermo dell’auto è un provvedimento fortemente afflittivo che finisce per incidere su valori di natura costituzionale quale la libertà di movimento e l’attività lavorativa, per cui è sempre necessario, ai sensi dell’art. 7 della Legge n. 212/2000, l’indicazione specifica dei presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’organo decide di applicarlo.
Alla luce di quanto sopra il Codacons invita tutte le amministrazioni che si avvalgono di società di riscossione per il recupero dei tributi locali nonchè i Consorzi di bonifica, a pretendere il rispetto di siffatto principio - ribadito dalla Prefetto di Catanzaro - e, conseguentemente astenersi dal vessare i cittadini applicando “fermi auto” per debiti di valore inferiore a 800 euro.

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