"Fa gelare il sangue la notizia della scarcerazione per fine pena di Giovanni Brusca, lo scannacristiani, che ha fatto sciogliere nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo e fatto saltare in aria il giudice Falcone e la sua scorta. E' come se si fosse riaperta la voragine nell'asfalto di Capaci, al sangue versato si aggiunge l'umiliazione di uno Stato che appare incapace di perseguire la giustizia. Percheè non c'è giustizia senza verita', e sono ancora tanti i dubbi sulla reale portata del pentimento di Brusca e sulla completezza delle sue rivelazioni, che hanno lasciato ad oggi numerosi interrogativi senza risposta sulla stagione delle stragi".
E' quanto afferma il deputato di Fratelli d'Italia Wanda Ferro, segretario della Commissione parlamentare antimafia, che prosegue:
"L'impianto normativo sui pentiti, nato su impulso di Giovanni Falcone, ha dato ai magistrati uno strumento straordinariamente efficace nella lotta alla mafia, e non va messo in discussione - aggiunge - Ma far tornare in liberta' un mafioso del calibro di Giovanni Brusca, responsabile di oltre centocinquanta efferati delitti, senza che abbia dato un contributo pieno alla ricostruzione delle pagine piu' drammatiche della storia della nostra Nazione, e' una nuova offesa alle sue vittime e un colpo durissimo a quanti dedicano la propria vita alla giustizia e alla lotta contro le organizzazioni criminali".
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