Ferrovie della Calabria, Costantino e Rota (Filt Cgil) lanciano tre proposte all'assessore ai trasporti regionale

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  16 maggio 2020 12:01

Nino Costantino segretario generale Filt-Cgil Calabria e Pino Rota responsabile TPL Filt-CGIL Calabria lanciano tre proposte relative a Ferrovie della Calabria per "l’unico assessore ai trasporti d’Italia che non convoca i sindacati".

"Primo: il Governo nazionale ha stabilito all’articolo 198 del decreto rilancio per difendere la propria infrastruttura ferroviaria di riconoscere un corrispettivo di 100 milioni di euro, di una più cospicua dotazione, per compensare i minori ricavi derivanti dalla diminuzione dei servizi a causa di Covid 19. Tale indennizzo è finalizzato a compensare il gestore a fronte della contrazione degli introiti causata dalla diminuzione del traffico ferroviario e dalla soppressione dei treni da parte delle imprese ferroviarie. Il trasporto ferroviario va difeso in modo particolare, non solo per questa emergenza, perché rappresenta una mobilità ambientalmente sostenibile e che per una Regione come la Calabria congiunge non solo città ma anche le zone interne. Per questo proponiamo alla Regione Calabria di istituire un fondo con propria dotazione per sostenere l’infrastruttura ferroviaria di proprietà della Regione e gestita da Ferrovie della Calabria. Il patrimonio ferroviario regionale è tutelato da moltissime regioni italiane!", scrivono Costantino e Rota. 

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"Secondo: la mobilità sostenibile risponde alle esigenze anche di favorire la ripresa economica, soprattutto di un settore come il turismo. Per questo proponiamo alla Giunta regionale di prevedere con propri fondi regionali il sostegno del Treno della Sila garantendo da giugno a ottobre e nei mesi di dicembre e gennaio la gratuità del servizio per consentire al comprensorio della Sila una più rapida ripresa economica e delle presenze", sottoscrivono i sindacalisti per poi passare all'ultima proposta:

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"Terzo: proponiamo l’immediata costituzione di un tavolo regionale di confronto con amministratori locali, sindacati e associazioni per trovare le risorse per le ferrovie taurensi da dieci anni bloccate e, adesso, anche a causa di Covid 19, diventate struttura fondamentale della mobilità nella piana di Gioia Tauro", concludono Costantino e Rota. 

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