Italo, treno ad alta velocità che fa capo alla compagnia ferroviaria privata Nuovo trasporto viaggiatori (NTV), dal 2 luglio prossimo fermerà alla stazione di Vibo-Pizzo, destinazione intermedia in un primo momento esclusa dall'itinerario.
"Voglio per questo esprimere il mio apprezzamento e la mia soddisfazione per la saggia e lungimirante scelta operata dall'azienda che a seguito di una fitta corrispondenza con lo staff del viceministro Giancarlo Cancellieri, attivatosi su mio impulso, si è determinata nel rivedere la propria decisione iniziale e accogliere, così, le richieste provenienti dal territorio". È quanto afferma, in una nota, il deputato del M5s Riccardo Tucci.
"Escludere l'area della provincia di Vibo Valentia - prosegue Tucci - con un potenziale bacino d'utenza di oltre 160 mila persone, destinato a raddoppiare i numeri in estate, e con Tropea, capitale delle vacanze estive e meta del turismo internazionale, evidentemente, non è parsa ai vertici della compagnia ferroviaria un'operazione ragionevole. Da qui, il ritorno sui propri passi. Da ieri il treno dalla livrea bordeaux fa tappa nelle stazioni calabresi di Paola, Lamezia Terme, Rosarno, Villa San Giovanni e Reggio Calabria e dal 2 luglio, come detto, fermerà anche a Vibo-Pizzo. Italo osserverà le seguenti corse: partendo da Torino la mattina farà sosta intermedia a Vibo-Pizzo alle 15,26 per poi proseguire verso Reggio Calabria e in senso opposto proveniente da Reggio Calabria farà tappa a Vibo alle 8,35 per giungere poi a Milano".
"La buona notizia - sostiene ancora il parlamentare - fa seguito a quelle dei giorni scorsi della riattivazione del servizio di biglietteria alla stazione di Vibo-Pizzo e della decisione di Trenitalia di istituire, nello stesso scalo, delle fermate per i propri Frecciargento nei fine settimana, non tralasciando eventuali altre opzioni su cui si sta lavorando. Come si evince, siamo in presenza di un ventaglio di offerte di viaggio non trascurabile, che attestano l'attenzione di questo Governo al territorio, dopo decenni di cattiva politica, disinteresse e noncuranza. Toccherà ora alla Regione, alla Provincia e al Comune di Vibo 'completare l'opera', programmando tutti quegli interventi necessari per fare della stazione di Vibo-Pizzo il centro nevralgico degli spostamenti dei vibonesi".
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