Il pittoresco borgo rurale di Marcedusa, comunità dell’arberia catanzarese, si prepara a celebrare la festa del Triduo del suo Santo Patrono, S. Andrea Apostolo. L'evento, che si terrà nei giorni 28, 29 e 30 novembre, è organizzato dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Garofalo, in piena collaborazione con la Parrocchia di S. Andrea sotto la guida di Don Antonio Macrì e con il supporto dell'associazione "Fili Meridiani" di Pallagorio.
Questa celebrazione, che estende la festività tradizionale del 30 novembre a un appuntamento di tre giorni unendo tradizione e innovazione. Il programma promette di valorizzare gli aspetti distintivi del borgo, abbracciando elementi religiosi, rurali e della minoranza linguistica arbereshe, custode millenaria di lingue, tradizioni, e sapori unici.
La festività inizierà martedì 28 con la Santa Messa inaugurale e l'accensione delle luminarie festive nel borgo. Il secondo giorno, mercoledì 29, vedrà la prosecuzione delle celebrazioni con una nuova Santa Messa, un laboratorio di lingua arbereshe e uno show cooking rurale intergenerazionale, simbolo di identità e continuità culturale. Il culmine della festa sarà giovedì 30 novembre, giorno dedicato a S. Andrea Apostolo, con la benedizione della lampada votiva di S. Andrea e una Santa Messa presieduta da Sua Eccellenza il Vescovo Angelo Raffaele Panzetta, alla quale parteciperanno i parroci della Vicaria di Isola-Belcastro. La giornata si concluderà con una storica processione per le vie dell'antico borgo accompagnata dalla banda musicale della “Città di San Pietro”.
La serata del 30 sarà arricchita dal rito solenne del Grano, un'antica pratica che unisce tradizione e innovazione e simboleggia buon auspicio e speranza per il futuro. Il sindaco Domenico Garofalo sottolinea: “Con questa festa vogliamo esaltare le caratteristiche uniche della nostra comunità. In un'epoca di omologazione globale, ci impegniamo a valorizzare i nostri marcatori distintivi identitari. Il nostro obiettivo è quello di preservare l'atmosfera dei piccoli borghi, attirare turisti da lontano e generare nuove filiere per contrastare lo spopolamento delle aree interne. Questa è la nostra sfida per il futuro.” L'evento promette di essere un momento di forte condivisione comunitaria e un'occasione per celebrare e riscoprire le radici culturali del borgo di Marcedusa.
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