Festa della Madonna di Porto. Il coronavirus cancella  oltre quattrocento anni di tradizione a Gimigliano

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images Festa della Madonna di Porto. Il coronavirus cancella  oltre quattrocento anni di tradizione a Gimigliano
Monsignor Berolone poggia la stella sul quadro rappresentante la Madonna
  28 maggio 2020 14:47

Quest’anno i solenni festeggiamenti in onore della Madonna di Porto, Patrona della Provincia, saranno condizionati dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid 19. Il triduo delle celebrazioni che quest’anno coincide con le giornate del 31maggio, 1 e 2 giugno, sarà scandito dal solo programma religioso, anch’esso sottoposto alle  norme sul contenimento del contagio e nel rispetto delle disposizioni stabilite dal protocollo d’intesa pubblicato dalla Cei. Non ci saranno, dunque, le consuete collaterali manifestazioni civili. Anche se impoverita, la Festa di Porto rimane comunque una ricorrenza attesa da migliaia di fedeli che mantengono salda la devozione verso la Vergine.

Una festa che perde, dunque, i suoi momenti significativi che la caratterizzano da oltre quattrocento anni e che ne hanno  fatto  un appuntamento fisso della devozione mariana dell’intera Provincia, dei catanzaresi in particolare e di quelli dell’area delal valle del Corace e della presila catanzarese. Una devozione che ha varcato anche i confini nazionali dove risiedono importanti comunità di gimiglianesi. Si sta lavorando instancabilmente, dunque, per garantire la sicurezza dei pellegrini, dei parrocchiani e dei cittadini, intensificando gli incontri e i tavoli di lavoro preparatori  che vedono coinvolti comune, parrocchia, basilica e forze dell’ordine. In previsione del previsto afflusso di devoti, il delegato del consiglio di amministrazione, Mario Arcuri, il rettore, Padre Andrè Anguyo Dyurua, il presidente del consiglio di amministrazione  della Basilica, il parroco don Orlando Amelio, la sindaca Laura Moschella e il comandante della locale caserma dei carabinieri, maresciallo Francesco Mazzone,  stanno predisponendo una serie di accortezze per fare in modo che tutto si svolgesse  in piena sicurezza, garantendo il distanziamento sociale e per scongiurare forme di assembramento.

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I posti nella chiesa madre di Gimigliano e nella basilica di Porto saranno limitati. Circa 100 quelli disponibili a Gimigliano nella chiesa SS Salvatore; 130 quelli predisposti nella Basilica, numeri che potrebbero variare poiché sono in atto sopralluoghi tecnici per valutare ulteriori soluzioni per consentire  il più possibile la partecipazione dei fedeli. Tra queste l’installazione a Gimigliano di appositi max schermi in via Cantafio e piazza Aldo Moro  dove sarà proiettata la santa messa di domenica 31 maggio e di martedì 2 giugno, mentre a Porto le celebrazioni eucaristiche si potranno seguire anche dal piazzale mons Pullano attraverso gli altoparlanti. Previste anche le dirette sui social. Ai fedeli viene raccomandato  di osservare tutte le disposizioni contenute negli appositi avvisi per assistere alle celebrazioni in sicurezza.  Per far rispettare le  norme, oltre alle forze dell’ordine e ai vigili urbani, ci saranno anche i  volontari della Protezione civile e di varie associazioni che affiancheranno a Gimigliano il parroco don Orlando Amelio e a Porto i padri della congregazione “Padri servi dei Poveri” che amministrano la basilica.

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