
“Auguri a tutte le mamme, mai come in questo anno di pandemia, inesauribili fonti di energia prodotta per seguire le esigenze della famiglia e affrontare un mondo del lavoro che le penalizza”.
Così il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro. “L’Italia non è un Paese per mamme. Non lo è soprattutto il mezzogiorno d’Italia, come conferma l’ultimo rapporto diffuso da Save the Children su maternità e lavoro. Novantaseimila mamme hanno perso l’occupazione e la maggior parte di esse risiedono nelle regioni del Sud. Numeri che rimarcano - ha spiegato - le disuguaglianze tuttora esistenti tra le regioni meridionali e quelle settentrionali. Una situazione che si è solo aggravata con il Covid ma che già prima della pandemia vedeva molte donne lasciate fuori dal mercato del lavoro. Le cause sono molteplici – continua – ma è la maternità a rappresentare troppo spesso un fattore determinate. E’ una barriera che va abbattuta con interventi mirati che diano alle donne l’opportunità di conciliare al meglio il ruolo di madre e di lavoratrice, senza dover necessariamente scegliere l’uno a scapito dell’altro. Scelte che peraltro – conclude – comportano pesanti conseguenze negative anche in materia di trattamento pensionistico, a dispetto del loro massiccio impegno complessivo”.
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