Anche la Casa Circondariale ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro, partecipa alla celebrazione della ‘Festa della Musica’ con un concerto a cura dell’Associazione ‘Promocultura Ets’ presieduta dal Maestro Tommaso Rotella (da anni attivo nell’Istituto con attività di laboratorio di strumenti musicali, corsi di musica popolare ed attività creative), in collaborazione con la Direzione penitenziaria di Catanzaro, diretta dalla dottoressa Patrizia Delfino.
‘Mille e...una Nota’. Questo il nome del progetto dedicato alla popolazione detenuta presso l’Istituto penitenziario cittadino.
Questa iniziativa, rappresenta un appuntamento musicale di grande valenza sociale che si è scelto di fare coincidere con la giornata internazionale della Festa della Musica, l’evento musicale che si celebra il 21 giugno di ogni anno, per ricordare il solstizio d'estate in più di 120 nazioni in tutto il mondo. L’offerta musicale, propone uno spettacolo di brani popolari dell'Italia del Sud, dal titolo la "Cantata da Partenope a Scilla e Cariddi”, con l’intenzione di valorizzare e promuovere la cultura popolare attraverso la musica, la danza e gli strumenti musicali
Lo spettacolo prevede l’esibizione del trio composto da Sara Biblioteca, Francesco Pappaletto e Gabriele Pappaletto.
La musica ha la capacità di unire esperienze e storie diverse, infrangendo barriere ed abbattendo confini. Questo è, in sintesi, l'obbiettivo che si propone il progetto in rete ‘Mille e...una Nota’, in cui le note musicali assumeranno un significato di inclusione sociale. L'essere vicino alla popolazione detenuta, soprattutto in un momento di festa, è sicuramente un segnale di vicinanza nei loro confronti, con l’obiettivo di tracciare percorsi funzionali alla riabilitazione ed all’inclusione sociale, offrendo loro un supporto per farli sentire meno soli e meno fragili.
All'interno del Penitenziario, sempre a cura dell’associazione Promocultura, sarà allestita anche una mostra di strumenti musicali e spartiti antichi risalenti alla fine dell’Ottocento, in dotazione ai complessi bandistici, oltre a strumenti popolari della tradizione calabrese quali la ‘Lira’, pipite e tamburelli.
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