Festival d'autunno: la "Minaccia bionda" Patty Pravo a Soverato tra musica, parole e ricordi

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images Festival d'autunno: la "Minaccia bionda" Patty Pravo a Soverato tra musica, parole e ricordi

  23 agosto 2023 10:21

di MARIA PRIMERANO 

Una Barbie.  Capelli lunghi biondi, sguardo dolcissimo, ammantata di cristalli Swarovski, prima rossi, poi bianchi, che rimandano alle luci del Canal Grande, è lei, eterea ma inossidabile nelle sue 75 primavere, Patty Pravo, che infiamma il pubblico di Soverato.

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“Minaccia bionda” è  il bellissimo concerto che porta in giro con la sua band, approdato qui, all’arena del Teatro Comunale, per il XX anniversario del Festival d’Autunno, patron Antonietta Santacroce. 

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Ad affiancarla Pino Strabioli, che a tratti ha ripercorso con lei e con video e immagini il suo percorso artistico. 

Si parla di viaggi tra Roma, Londra, la Cina, di aneddoti che citano persone famose come Giulio Andreotti, Jacques Brel, Gianni Versace, Maurice Béjart, Antonello Venditti, Riccardo Cocciante, Vasco Rossi, Ornella Vanoni, Lucio Dalla, Pippo Baudo… tutto bolle in un gran calderone e colora, nei racconti, la vita dell’artista.

La Pravo, dicevamo, è inossidabile. E’ sempre lei. Una veneziana affascinante, con le sue movenze, i suoi gesti aristocratici, i suoi passi felpati che accompagnano inscindibili quella voce aliena e provocante. 
Un personaggio. Una diva. Una trasformista. Una vamp che ha cavalcato con continui colpi di scena il suo percorso.

Serata speciale la sua, per un pubblico numeroso e accogliente, che non ha esitato a tributarle onore, tra applausi, standing ovation, telefonini impazziti per le foto e i video ricordo. Merita, questa Barbie, il premio finale, un argento di Affidato, consegnatole dal patron del Festival. Carrellata di successi in programma, tra cui “Poesia”, “Le mani su di noi”, “Mercato dei fiori”, “Non andar via” “Pazza idea”, “E dimmi che non vuoi morire”, “Pensiero stupendo”.

E poi, anche se a lei non sono mai piaciute le bambole, ecco “ La bambola” che ha venduto milioni di dischi.
“Tu mi fai girar, tu mi fai girar come fossi una bambola. Poi mi butti giù, poi mi butti giù… No ragazzo, no, tu non mi metterai tra le dieci bambole che non ti piacciono più. Oh no, oh no!”, canta il testo. Oh no! Oh no! Nessuno certamente l’ha messa tra le “bambole” che non piacciono più! A Palazzo Pitti a Firenze le hanno esposto gli abiti. A Napoli, sicuramente, le hanno fatto la statuetta per il Presepe. 

Altri cento anni, ebbene, per Barbie Pravo!

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