Festival d’autunno: l’intervista a Francesco Ledda, direttore dell’Orchestra Sinfonica della Calabria

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Festival d’autunno: l’intervista a Francesco Ledda, direttore dell’Orchestra Sinfonica della Calabria

  26 agosto 2023 14:36

di CARLO MIGNOLLI

La XX edizione del Festival d’autunno prosegue con l’ultima tappa al Teatro Comunale di Soverato, per poi continuare il suo cammino a Tropea, Santa Caterina ed infine Catanzaro. Protagonista della serata l’Orchestra Sinfonica della Calabria con l’opera galà “Maraviglia. Omaggio a Caruso”, per molti il tenore più famoso di tutti i tempi. Di fianco ai momenti di musica leggera, al rock e al Jazz, il Festival omaggerà anche la musica classica, nella fattispecie la lirica. Sul palco, diretti dal maestro Francesco Ledda e supportati dalla giovanissima formazione orchestrale, ci saranno due cantanti che non hanno bisogno presentazioni: il soprano serbo Olivera Mercurio e il tenore siracusano Giovanni Di Mare. Assente il tenore palermitano Angelo Fiore, precedentemente annunciato come ospite della serata. In attesa di vederli all’opera abbiamo ascoltato proprio Francesco Ledda, il direttore d’orchestra, il quale ha parlato così ai nostri microfoni:

Banner

Banner

Com’è nata la sua passione per la musica lirica?

Banner

“Ho iniziato da bambino nella banda musicale del mio paese, da buon meridionale, e da lì è stata un’attrazione continua verso il mondo della musica classica. Sono felice di essere riuscito a realizzare tanti sogni e di aver viaggiato tanto nel mondo”.

Il concerto di domenica 27 sarà un tributo ad Enrico Caruso, tenore più famoso di tutti i tempi. Cosa rappresenta per lei la sua figura e com’è stato lavorare a questo progetto?

“La figura di Enrico Caruso è stata da stimolo per tante persone che hanno scelto di lavorare nel mondo della musica lirica classica, sinfonica e barocca. È stata una persona umile che ha iniziato dal basso, addirittura si dice che per guadagnare qualcosina per vivere facesse il parcheggiatore ed altri lavoretti umili. Un corista del Teatro San Carlo di Napoli lo scoprì sentendolo cantare e da lì partì il mito di Enrico Caruso. Come dice lei egli è stato il primo cantante lirico famoso al mondo, ricordiamo che addirittura il presidente degli Stati Uniti, in occasione del suo funerale, si recò a Napoli ad assistere alle esequie: questo evento è molto significativo per quello che Caruso ha rappresentato nel mondo”.

Com’è è stato collaborare con tre tenori di assoluto livello come Olivera Mercurio, Giovanni Di Mare e Angelo Fiore?

“È stata un’esperienza fantastica, li conosco da tanto tempo tutti e tre e conoscevo le loro immense qualità, dunque ci tenevo molto ad averli con me, anche se purtroppo Angelo non sarà con noi a causa di alcuni problemi alla schiena. È stato bello lavorare con loro perché tutti si sono dimostrati molto disponibili ed entusiasti di partecipare ad un omaggio ad un grande della musica lirica come Enrico Caruso”.

Come risponde la nostra regione ad appuntamenti di questo genere musicale?

“Fino ad ora è stato meraviglioso. La Calabria, così come le altre regioni del sud, a mio avviso ha qualcosa in più grazie alle bande musicali dei paesi, le quali hanno contribuito, nel secolo scorso, a portare la lirica nelle piazze. Grazie a loro la conoscenza per questo genere è stata alimentata, soprattutto in alcune realtà dove era complicato a causa della mancanza di teatri, quindi la lirica arrivava alla gente o tramite i dischi o tramite la banda del paese”.

Ai giovani che si affacciano al mondo della conduzione d’orchestra quali consigli darebbe?

“Il mio consiglio è quello di cercare di lavorare sempre. Assistere e stare a fianco di persone che già praticano questo lavoro aiuta chi vuole inseguire questo sogno. La magia del frequentante l’ambiente delle orchestre e dei teatri aiuta moltissimo e stimola tanto anche lo studio”.

Esiste un percorso di studi ideale per diventare direttore d'orchestra? 

“Naturalmente a chi vuole prendere questa strada consiglio i Conservatori, sia italiani che stranieri. Oltre ad essi ci sono tante scuole private di livello e tanti master validi che hanno formato nel tempo grandi direttori d’orchestra”.

Quali sono i progetti futuri dell’Orchestra Sinfonica della Calabria?

“Siamo alla nostra seconda stagione, essendo nati lo scorso anno insieme ad altre dieci orchestre in tutta Italia e la Calabria ha avuto la fortuna di averne addirittura due: si tratta di Istituzioni Concertistiche Orchestrali nate dal Ministero della Cultura. A fine settembre parteciperemo ad una settimana dedicata alla musica innovativa, ad ottobre e novembre abbiamo due concerti intitolati “Dal Barocco al Romanticismo” e termineremo questa secondo stagione a dicembre con i concerti di Natale e Capodanno”.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner