Sollecita adeguati, tempestivi interventi a salvaguardia e prevenzione del rischio idrogeologico, il consigliere regionale Giuseppe Pedà (CdL) per l’emergenza relativa al fiume Budello, stante le recentissime piogge e il perdurare delle condizioni di abbandono del corso d’acqua. “Auspico un segnale di pronta collaborazione istituzionale ormai non differibile – dichiara l’esponente politico – anche a fronte dell’imminenza della stagione autunnale e dell’esposizione a pericolo delle vite umane oltreché del territorio”.
Pedà ha scritto al presidente Mario Oliverio e al commissario di Calabria Verde, generale Aloisio Mariggiò evidenziando il perdurare delle condizioni di abbandono del corso d’acqua, “con grave nocumento per i cittadini, in termini di sicurezza idrogeologica e igiene pubblica” e, soprattutto, facendosi portavoce “dell’apprensione manifestata dalla popolazione, stante l’aumento immediato del livello delle acque, dopo la pioggia della scorsa notte, anticipo delle manifestazioni autunnali che sono tipiche del territorio”.
Il consigliere regionale sottolinea che ad aggravare la situazione vi è l’assoluta mancanza di pulizia dell’alveo nonché la mancata rimozione della vegetazione incontrollata che, lungo gli argini, pregiudica e frena visibilmente il decorso delle acque. “Pertanto, - rimarca - non posso esimermi dal manifestare una preoccupazione fortissima per la sicurezza del quartiere e dei fruitori delle zone limitrofe il corso d’acqua, esposte seriamente a rischi di esondazione”.
Pedà ricorda con soddisfazione come lo scorso anno, aseguito di una sua espressa segnalazione, sia stato attivato con la più sollecita urgenza un pregevole ed efficace intervento di Calabria Verde che, grazie alla professionalità del personale impiegato, ha consentito di ripristinare, in tempi celeri, una situazione di sicurezza dei luoghi. “Auspico e spero che a questa mia sollecitazione -continua- possa far seguito un segnale di pronta collaborazione istituzionale ormai non differibile, anche a fronte dell’imminenza della stagione autunnale e dell’esposizione a pericolo delle vite umane, oltrechè del territorio. Rimango pertanto in attesa di un riscontro che, stante l’importanza della tematica, auspico quanto mai celere”.
La missiva fa seguito ad una precedente segnalazione risalente al mese di luglio appena trascorso. Già due mesi addietro, l’esponente politico aveva evidenziato però come la realtà del corso d’acqua fosse tornata similare alle condizioni di incuria rilevate in passato. “Tale stato dei fatti -aveva sottolineato- di converso, aumenta sensibilmente il rischio di esondazione nei prossimi mesi invernali determinando un serio e concreto pericolo per la vita e l’incolumità fisica della popolazione residente”. Pedà aveva dunque sollecitato una ripetizione degli interventi di messa in sicurezza effettuati “ormai non più rinviabili, a fronte delle necessità attuali e visibili del territorio gioiese e di un intero quartiere che “convive” con la presenza, a volte rischiosa, del fiume Budello”. Ponendo infine ben in evidenza la necessità di attuare anche opportuni provvedimenti di ripristino degli argini “a fronte dell’imminenza della stagione autunnale, particolarmente piovosa in questo territorio”.
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