"Il focolaio nel Carcere di Ugo Caridi di Catanzaro, già ampiamente segnalato dal secondo sindacato di categoria più rappresentativo d’Italia il Si.NA.PPe, continua a destare serie preoccupazione nelle fila della Polizia Penitenziaria; il numero dei contagiati, che ad oggi ammonta a 72 detenuti, 22 appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, 1 appartenente all’area sanitaria e 1 educatore, evidenziaì che la cifra pare sia destinata a crescere a dismisura visto l’andamento della curva dei contagi", lo fa sapere il Segretario regionale del Sinappe, Roberto Magro.
"Già da giorni il Si.NA.PPe ha richiesto un intervento da parte dell’Amministrazione centrale con l’invio di un adeguato numero di personale che possa dare un decisivo supporto al quello attualmente in servizio, il quale appare falcidiato per il congruo numero di assenti. Il personale di Polizia Penitenziaria è “costretto” a turni protratti, a volte indotto a supplire al poco personale sanitario, fornendo supporto ai detenuti in quarantena. Nonostante il piccolo sostegno di poche unità, che a titolo volontario sono accorsi in appoggio dagli altri istituti, la condizione non tende a migliorare", spiega il segretario regionale in merito all'appello lanciato dal sindacato qualche settimana fa (LEGGI QUI).
"La situazione a livello Sanitario rinvigorisce preoccupazioni che ogni Poliziotto già percepiva, con l’incessante inquietudine di poter portare il virus all’interno del proprio nucleo familiare. Nonostante gli interventi messi in atto dall’Amministrazione Penitenziaria Locale e il corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza, non si riesce a controllare il virus che incessante continua a contaminare l’habitat penitenziario. Per quanto fin qui segnalato, il Si.NA.PPe, lancia un disperato appello alle Istituzioni Sanitarie a livello locale e Nazionale fornendo l’opportunità di poter effettuare ciclicamente uno screening con cadenza quindicinale a tutto il personale e mettendo in atto altri interventi al fine, quantomeno, di contenere quanto più possibile i contagi, ribadendo ai Superiori uffici dell’Amministrazione Penitenziaria la necessità di un supporto considerevole di Personale del Corpo per far fronte all’attuale emergenza così che si possa evitare che l’Istituto Penitenziario “U. CARIDI” da isola felice qual era, si trasformi in Istituto interamente COVID 19", questa la richiesta del segretario regionale Magro.
E, infine, conclude: "Doveroso porgere un ringraziamento a gran voce al personale che continua a fronteggiare in prima linea l’evento straordinario che si è insediato fra le mura del penitenziario, e si coglie l’opportunità di far arrivare ai colleghi attualmente colpiti dal virus la nostra vicinanza e il più sincero desiderio di pronta guarigione".
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