Di seguito la replica del consigliere comunale Eugenio Riccio all'Aterp
"A prescindere se le responsabilità relative all'inconveniente igienico-sanitario di via Teano siano pubbliche o private (le autorità investite lo stabiliranno), rimane oggettivamente il problema per i cittadini residenti costretti a convivere con una fogna a cielo aperto su un'area pubblica e a pochi centimetri dalle proprie abitazioni.
Situazione che insiste da molti anni e che ho già personalmente denunciato decine di volte.
È di tutta evidenza che l'Ente pubblico competente deve intervenire, eventualmente anche a danno dei privati, nel caso di loro responsabilità.
In questo, tuttavia, sembrerebbe che i privati siano già intervenuti in data 14 gennaio di quest'anno, pagando il servizio autospurgo, tuttavia senza soluzione perché parrebbe che il problema riguardi la progettazione e la realizzazione della condotta fognaria. Anche questo, la risoluzione di un problema strutturale, compete forse ai privati? O magari a chi ha realizzato il palazzo?
Ovviamente non mi farò intimidire da una burocrazia che, invece di minacciare querele, dovrebbe attivarsi in ogni modo per risolvere le problematiche della cittadinanza.
Seguirò ancora questa vicenda, paradossale e incredibile, che crea un ingiusto disagio a tanti cittadini perbene costretti a convivere con i miasmi della fogna".
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