Fogna a cielo aperto, carreggiata invasa dagli arbusti e cumuli di rifiuti abbandonati per gli angoli della strada. Non siamo in un paese abbandonato del terzo mondo, ma siamo in un quartiere del capoluogo di regione, precisamente nel quartiere Santa Maria e la strada protagonista di cotanto degrado è via Tagliamento.
Decine di segnalazioni si perpetuano da anni, da parte del "Comitato Via Tagliamento", ai vari enti che, già da tempo, sarebbero dovuti intervenire per risolvere almeno una delle questioni (perché non vogliamo esagerare nel dire che si sarebbero potute risolvere tutte), così da ripristinare la regolarità di un tratto stradale altamente trafficato. Ma andiamo con ordine.
Attraversando la strada in questione è possibile essere investiti da una scia di cattivi odori che risultano essere insopportabili al solo passaggio in auto. L'insopportabile diventa insostenibile per chi nei pressi di questa strada vi risiede ed oltre a respirare questi odori nauseabondi di tipo fognario, vive nella costante paura che i liquidi possano invadere anche le proprie abitazioni con un serio pericolo legato all'igiene e alla salute pubblica.
La questione è stata rappresentata all'ente comunale - responsabile delle condotte fognarie - già un anno fa: segnalazione a cui ne è seguito un intervento approssimativo volto a limitare il problema che, a lungo termine, puntuale si è ripresentato. Lo sversamento di liquami in questione sarebbe legato ad un lavoro programmato dall'ente provinciale - proprietario della strada - e affidato ad Anas. Quest'ultima - secondo quanto viene spiegato dal Comitato Via Tagliamento - "avrebbe strozzato un passaggio fognario causando la conseguente fuoriuscita che allaga la sede stradale".
Ne sono seguiti diversi sopralluoghi da parte dell'ente comunale e l'unica soluzione individuata sarebbe quella di effettuare un nuovo tracciato per circa 100 metri. Ad oggi però la questione è diventata un continuo pin-pong tra Comune e Provincia che non riescono ad accordarsi sulla competenza per la risoluzione del problema. E mentre la questione rimbalza tra Palazzo De Nobili e Palazzo di Vetro, a farne le spese sono naturalmente i residenti locali.
Quella fognaria è la situazione che incute maggiore preoccupazione ma non da meno sono quelle legate all'incuria del verde e all'abbandono incontrollato di rifiuti. Anche in questo caso, decine di segnalazioni a mezzo pec sono state inoltrate all'ente provinciale dal Comitato cittadino ma da mesi non si hanno accenni di soluzione.
La carreggiata è praticamente chiusa da arbusti ed erbacce che la ostruiscono. Un'arteria, come già scritto, soggetta anche ad un notevole traffico veicolare non solo di residenti ma anche di chi deve raggiungere il quartiere Germaneto e le sedi importanti che in questo risiedono. La risposta dell'ente - a cui ormai abbiamo fatto abitudine - è l'assenza di disponibilità economica che consentirebbe di sopperire al problema.
Tra l'erba alta e specie negli angoli più ampi della strada, vere e proprie discariche sorgono giorno dopo giorno a causa dell'inciviltà di chi deliberatamente abbandona rifiuti di ogni genere senza alcun controllo. In passato, grazie ad una convenzione tra la Provincia e la Sieco, quest'ultima periodicamente ripuliva le strade dall'inciviltà cittadina. Oggi questa convenzione pare che non sia stata rinnovata e i rifiuti abbandonati seguono il naturale ciclo di degradazione.
L'auspicio del Comitato è quello di riuscire a trovare al più presto una soluzione concreta alle questioni oggi riportate agli organi di stampa, prima di dover ricorrere alle vie legali per far valere il proprio diritto alla salute, alla sicurezza e alla vivibilità.
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