“Oggi con il Giorno del Ricordo, riflettiamo sulle sofferenze, sulle atrocità e sull’esodo disperato a cui furono costrette decine di migliaia di persone nelle aree del confine orientale, dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate".
Lo scrive in una nota Amalia Bruni. Capo del Gruppo Misto in Consiglio Regionale.
"Una pagina di storia della tragedia della Seconda Guerra Mondiale e delle sue conseguenze. Nonostante siano passati tanti anni le ferite restano ancora aperte, soprattutto nel cuore di quelle famiglie che hanno subito la perdita di affetti cari. I crimini contro l'umanità scatenati in quella guerra non finirono mai del tutto con la liberazione dal nazifascismo, ma continuarono nella persecuzione e nelle violenze, perpetrate da un altro regime autoritario, quello comunista. Un dolore immenso accompagnò l’esodo delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane, che per lungo tempo è stato taciuto e tenuto nascosto. Un contributo determinante per riportare alla luce fatti storici oscurati o dimenticati è venuto delle associazioni degli esuli, con i quali è stato possibile ricostruire la memoria di quanto accadde, che è la sola condizione in grado di affermare pienamente i valori della democrazia e della libertà. Oggi l’Italia ha ricostruito dei buoni rapporti con la Slovenia e per questo è importante tenere vivo il dialogo e l’amicizia tra le nostre genti e le nostre culture. Dobbiamo ricordare sempre per evitare che in futuro possano ripetersi tragedie umane di questa portata”.
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