I docenti delle scuole calabresi, ma non solo loro, hanno finalmente una grande opportunità per formarsi su un tema storico e sociale che per sessant’anni è stato colpevolmente taciuto dalla narrazione politico-culturale del Paese, e omesso nei libri scolastici. Si tratta della dolorosa vicenda del confine orientale italiano che, fra le altre cose, ha determinato l’esodo di circa 350.000 nostri connazionali dalle proprie terre di Istria, Fiume e Dalmazia, nonché la pulizia etnica messa in campo contro gli italiani attraverso le foibe, in cui furono “gettate” circa 15.000 persone.
Un argomento che per decenni è stato nascosto in quanto “non era conveniente” parlarne. Da qualche tempo, però, soprattutto grazie alle associazioni degli esuli, la vicenda è divenuta pubblica essendo giustamente passata dalla dimensione privata del dolore dei “rimasti” o degli esuli a quella più ampia inquadrata, finalmente, come tragedia dell’intero Paese. Ecco allora l’importanza di formare e informare, e farlo innanzitutto col corpo docente affinché questo abbia l’opportunità di conoscere e approfondire la tematica, per poter così superare un gap mantenuto tale per troppi e lunghi anni, nella scuola e non solo.
L’evento formativo, organizzato dal MIUR, si svolgerà nella magnifica cornice del parco di Scolacium lunedì 10 giugno, dalle 9 alle 16 ed è aperto a tutti. Il seminario è incentrato su due relazioni: quella del prof. Giuseppe Parlato, il quale illustrerà la vicenda del confine orientale nella prima metà del ‘900 dalla nascita degli irredentismi fino al secondo conflitto mondiale; e quella del prof. Lorenzo Salimbeni che illustrerà la storia delle foibe e dell’esodo. A seguire la testimonianza dell’ottantasettenne Silvano Scherl, esule da Fianona d’Istria, che oggi vive in Calabria, a Roccella Jonica. Previsti i saluti istituzionali della dottoressa Maria Rita Calvosa, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale; della professoressa Caterina Spezzano, dirigente tecnico del MIUR; dell’avv. Roberta Capri, presidente Lions Club Rupe Ventosa di Catanzaro, e del sindaco del Comune di Borgia. Il convegno è presentato dalla professoressa Marialuisa Lagani, dirigente dell’I.C. “G. Sabatini” di Borgia. Proprio tale Istituto, con i ragazzi delle classi III A e B della scuola secondaria di I grado, ha vinto il primo premio del concorso nazionale “10 febbraio” per l’anno scolastico 2018-2019 grazie allo scritto “La mia Fiume”; referente del progetto è stata la professoressa Mariangela D’Urzo ed il premio è stato consegnato lo scorso febbraio al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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