“Follia in scena”. Il teatro letto nelle pagine del libro di Francesco Concolino

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images “Follia in scena”. Il teatro letto nelle pagine del libro di Francesco Concolino
Critelli, De Donno, Galanti, Fanelli, Concolino, Iuliano e Musca

La presentazione al Mu.Ma.K. di Caminia

  17 agosto 2020 15:29

«Nonostante io scriva teatro da diversi anni, solo ora ho deciso di pubblicare alcuni brani che conservavo chiusi nel cassetto della mia scrivania. Uno dei quattro che ho inserito nel libro, è del 2004 ed è l’unico, al momento, che ho messo in scena».

Poche parole ma sincere quelle pronunciate da Francesco Concolino in apertura della serata dedicata alla presentazione della sua opera prima dal titolo “Follia in scena”  edito da Giuseppe ed Eugenio Santelli. Un appuntamento che il giovane autore catanzare ha voluto organizzare negli spazi esterni del MuMak, il Museo del Mare di Caminia, nel complesso turistico Blanca Cruz.

Banner

Moderati dal giornalista Francesco Iuliano hanno dialogato con l’autore, il docente di Discipline dello spettacolo dell’Universita’ della Calabria, Carlo Fanelli, il primario di Pneumologia e terapia intensiva respiratoria dell’ospedale “Carlo Poma” di Mantova, Giuseppe De Donno ed il console onorario della Moldavia (circoscrizione Marche e Abruzzo), Roberto Galanti.

Banner

Banner

Un libro, quello di Francesco Concolino, che vanta la prefazione di Gianvito Casadonte, un grande conoscitore del cinema italiano  che, con il suo festival dedicato alle opere prime, il Magna Graecia Film Festival, ha inserito la Calabria e la provincia di Catanzaro tra gli appuntamenti culturali estivi di interesse nazionale. «Una lucidissima follia – scrive Casadonte -. Una straordinaria fotografia della nostra quotidianità. Un testo emozionante contro la violenza sulle donne e tre commedie costruite attraverso un linguaggio impeccabile e diretto».

Un giudizio confermato anche dal professore Carlo Fanelli che ha aggiunto: «Essere qui – ha detto Carlo Fanelli - vuol dire che siamo riusciti ad uscire di casa dopo mesi di restrizioni. Tornando al tema dell’incontro, dico che percorrere la sensibilità di chi scrive, non è sempre facile. Francesco per me è stata una piacevole sorpresa.  Ho apprezzato tantissimo quello che è contenuto nel suo libro.  Leggere il teatro, la ritengo una contraddizione, motivo per cui invito Francesco a dare, ai quattro testi, la sua collocazione naturale: cioè il palcoscenico di un teatro. Il teatro è e rimane uno strumento a nostra disposizione per leggere il reale. E’ fondamentale che alla fine della rappresentazione, ci lasci con degli interrogativi. Ci costringa cioè a pensare».

Per decisione di Francesco Concolino, tutti i ricavi della vendita del libro, saranno messi a disposizione per la realizzazione del centro di ricerca etica “Rosa Talarico” dell’ospedale “Carlo Poma” di Mantova. Centro di ricerca diretto da Giuseppe De Donno. «Considero Dedo (Giuseppe De Donno, ndr) – ha aggiunto Francesco Concolino – come un fratello. Ho ritenuto dare il mio contributo ad una causa che ritengo fondamentale per la ricerca. Un piccolo gesto che mi auguro si unisca a tanti altri che vorranno sostenere il progetto del dottore De Donno». Per il dottore De donno, la partecipazione alla presentazione del libro, è stata anche l’occasione per rivedere e riabbracciare parenti ed amici di Catanzaro (la madre, Rosa Talarico, era originaria dello storico quartiere cittadino di Gagliano).

«E’ sempre una grande emozione – ha detto il primario - ritornare in questi posti e rivedere e riabbracciare parenti e amici di sempre. Per quanto riguarda la mia attività e ricordando quello che abbiamo passato nei mesi scorsi, posso solo dire che non è stato affatto facile fronteggiare un’emergenza di quella portata. Con la terapia messa in pratica dall’equipe dell’ospedale di Mantova, ritengo che, insieme ai colleghi di Pavia, siamo riusciti ad aprire un orizzonte terapeutico nuovo».   

La serata è stata accompagnata dalle performance musicali di Annalisa Critelli (pianoforte) e di Pasquale Musca (voce e chitarra).

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner