Fondi comunitari, la Corte dei Conti bacchetta: "Impegni di spesa elevati per progetti retrospettivi"

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  10 dicembre 2021 15:51

Non è tutto ora quel luccica. La Corte dei Conti nella relazione di accompagnamento alla parifica del rendiconto 2020 della Regione ha messo nel mirino anche i fondi comunitari, invitando ad andare al di là delle fredde percentuali. Che in apparenza potrebbero sembrare anche lusinghiere per la Calabria. Su quasi 2,3 miliardi a disposizione del POR, c'è stato un overbooking, ossia più spesa rispetto al programmato. 

Il POR si suddivide in FESR e FSE. Il "FESR è quello che ha registrato i valori più rilevanti sia in
termini di costo totale delle operazioni selezionate, ove si registra un overbooking sul costo totale ammissibile pari al 109%, sia in termini di spesa pubblica ammissibile dichiarata dai beneficiari, pari al 39,6%. Il Fondo Sociale Europeo, invece, sempre nell’anno in esame, ha registrato un costo totale delle
operazioni selezionate pari al 57% circa della dotazione finanziaria, e un 30,9% della spesa ammissibile", puntualizza la Corte dei Conti. "Invero - si legge ancora-, le performance elevate raggiunte in alcuni assi del FESR non possono considerarsi un traguardo, quanto piuttosto un fenomeno da sottoporre ad
analisi. L’alto livello degli impegni di spesa, infatti, è dovuto alla selezione dei cc.dd. progetti non nativi POR ovvero progetti per i quali erano state già sostenute spese prima che fosse presentata formale domanda per il cofinanziamento dell’UE. Ebbene, la Sezione stigmatizza il ricorso a tali programmi retrospettivi". 

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Seppure più performante nel 2020, il "Programma in esame, se lo si confronta con i Programmi delle altre “Regioni meno sviluppate” in Italia, e cioè le regioni che presentano un PIL inferiore al 75% ( Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia) è quello che mostra le percentuali di avanzamento più basse sia in termini
di impegno che in termini di pagamento; e, infatti, gli impegni corrispondono al 53,55% sul programmato e i pagamenti al 33,48%. In tale gruppo di confronto, la Calabria, come per l’annualità precedente,
presenta le performance peggiori seppure con un livello di attuazione di poco inferiore alla Sicilia".  

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A pesare negativamente sono i ritardi su: "progetto della “Metropolitana leggera di Catanzaro”, con importo totale programmato pari ad € 130 mln circa, e il cui termine contrattuale per l’ultimazione dei lavori è stato prorogato al 23/02/2022; ma anche del mancato completamento del progetto “Gallico-Gambarie III lotto. Tratto Mulini di Calanna…..” del valore di circa 65 mln, e per il quale nessuno dei Km previsti è stato ancora realizzato".

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