Sulla problematica dei fondi covid non ancora erogati agli operatori sanitari, l’avvocato Francesco Pitaro ha inoltrato un atto di diffida e messa in mora all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, al Prefetto e all’Ispettorato del Lavoro, con richiesta, a quest’ultimo, di immediato intervento (ex Dlgs. N.124/2004) e la fissazione di un incontro per il tentativo di conciliazione.
Nell’atto di diffida svolto nell’interesse di numerosi operatori sanitari/infermieri dipendenti dell’Asp e iscritti al sindacato Nursing Up, l’avv. Pitaro in breve ricorda: "che con i decreti legge NN. 18/2020 e 34/2020 sono stati previsti fondi da erogare in favore degli operatori sanitari; che si è deciso di gratificare gli operatori del servizio sanitario che, a seguito dell’emergenza covid, hanno svolto e svolgono con dedizione e spirito di servizio le loro prestazioni sanitarie nella difficile fase pandemica; che con tali decreti e con i fondi aggiuntivi si è riconosciuta l’importanza del servizio espletato nel corso dell’emergenza; che con decreto dirigenziale N. 3467 del 1/4/2021 il Dipartimento Tutela della Salute della Regione ha trasferito alle Aziende sanitarie e ospedaliere “le risorse relative ai fondi assegnati dal DL N. 18/2020 e dal DL N. 34/2020 destinati alla remunerazione delle competenze accessorie del personale delle Aziende del SSR impiegato nell’attività emergenziale covid-19 nell’esercizio 2020 per complessivi € 14.055.923,29 …”
Tuttavia, l’avvocato rileva che, “nonostante il decreto adottato dal Dipartimento, l’ Asp di Catanzaro, ad oggi, non ha erogato i previsti fondi, provocando le legittime proteste degli operatori sanitari. Ma soprattutto si è perfezionata una grave condotta omissiva che si pone in violazione dei decreti legge NN. 18/2020 e 34/2020 ed offende gli operatori sanitari che con mille sacrifici hanno affrontato la terribile fase pandemica”. Sottolinea l’avv. Pitaro : “Ci riserviamo, in caso le somme non siano erogate entro sette giorni, di depositare un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro per i reati di abuso d’ufficio, omissione, appropriazione indebita e per ogni altra eventuale ipotesi di reato”.
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