Fondi europei. L'assessore Savaglio: "Una Calabria più intelligente"

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I presenti al Tavolo 1 “Una Calabria più intelligente” per la programmazione dei Fondi europei 21/27
  31 luglio 2020 19:04

"Non vi chiedete cosa il vostro paese può fare per voi ma cosa voi potete fare per il vostro paese". Apre così, l’assessore regionale all'istruzione, università, ricerca scientifica e innovazione Sandra Savaglio, con una citazione di JFK il Tavolo 1 “Una Calabria più intelligente” per la programmazione dei Fondi europei 21/27.

Sette in tutto i Tavoli tematici che in Cittadella hanno chiuso la due giorni che ha inaugurato un nuovo metodo di programmazione condivisa, ragionata ad ampio raggio. Non solo le linee politiche a dettare l’agenda ma anche le proposte provenienti dagli stakeholders, nel caso del Tavolo 1, pubblica amministrazione, imprese, università, Centri di ricerca, Poli, oltre a Sindacati e rappresentanti degli studenti.

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Al tavolo, coordinato dall’assessore Savaglio, si è discusso di come “perseguire un percorso di trasformazione economica puntando sull’innovazione e sulla digitalizzazione del sistema economico regionale quale presupposto per migliorare la sua capacità di produrre ricchezza”.

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La riunione è stata avviata analizzando i punti di forza e di debolezza del contesto sui temi della ricerca, innovazione e digitalizzazione, e sono state discusse le priorità da perseguire per raggiungere gli obiettivi specifici proposti dalla Commissione, ovvero: Rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate; Permettere ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione; Rafforzare la crescita e la competitività delle PMI; Sviluppare le competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l’imprenditorialità.

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Sono state poi quindi esposte le azioni per conseguire gli obiettivi:

1) Incrementare gli investimenti in R&I delle imprese promuovendo la realizzazione di progetti collaborativi tra centri di ricerca e imprese in settori di punta e di eccellenza; lo sviluppo di progetti di innovazione nelle imprese favorendo l’acquisizione di tecnologie digitali e 4.0 in tutti i settori: nel settore primario l’adozione delle tecniche dell’agricoltura di precisione (droni, sensori, realtà aumentata) nel comparto manifatturiero e in quello turistico.

2) Rafforzare le infrastrutture di ricerca e promuovere la cooperazione interregionale per l’innovazione, assicurando uno stretto coinvolgimento delle imprese e supportando progetti che assicurino le ricadute sul sistema produttivo regionale.

3) Favorire la nascita e il rafforzamento delle start-up, PMI innovative e spin off dalle Università.

4) Sostenere la domanda pubblica di innovazione per innalzare la qualità dei servizi della PA.

5) Ridefinire la strategia dell’Agenda digitale (a partire dalla domanda e non dall’offerta), sviluppando due linee prioritarie: la prima, trasversale, che riguarda la creazione di infrastrutture tecnologiche adeguate ed abilitanti, il valore dei dati per lo sviluppo del digitale, l’importanza delle risorse umane nei processi di innovazione; la seconda, verticale, che viene declinata in ambiti tematici prioritari di competitività dei sistemi d’impresa: manifattura, agrifood, infrastrutture e mobilità, promozione turistica, patrimonio culturale, pubblica amministrazione, sanità, servizi sociali, smart communities, capitale umano e competenze digitali.

6) Rafforzare il capitale umano sostenendo interventi formativi in grado di rendere le risorse umane preparate a rispondere alle sfide competitive. Si è inoltre condivisa la necessità di rigorosi sistemi di monitoraggio e valutazione che consentano di verificare le reali ricadute sull’economia regionale dei finanziamenti pubblici.

I partecipanti al dibattito si sono trovati d’accordo su queste priorità, in molti interventi è stato ribadito che è necessario intervenire su innovazione e competitività anche per consentire ai giovani calabresi di poter scegliere un percorso lavorativo nella propria regione. La strada non è certamente facile ma creando sinergie tra i vari attori che possono contribuire a strutturare un contesto competitivo e quindi tra pubblica amministrazione, imprese, università, Centri di ricerca, Poli di innovazione, sistema formativo si possono implementare strategie di successo.

Al fine di creare integrazione tra i diversi attori del sistema si è condivisa l’opportunità di proseguire il confronto stabilmente non solo nella fase di programmazione del POR 2021-2027 ma anche nelle fasi attuative.

 

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