"I dati resi noti dal Ministero della Salute in ordine all'attivazione di nuovi posti letto delle terapie intensive e semi intensive in Calabria fa preoccupare e, al contempo, rende l'idea di una gestione commissariale decisamente poco efficiente e deludente. Se è vero che, a fronte di risorse già in cassa dal 2020, sono stati attivati solo 35 posti a cospetto dei 270 rimasti solo sulla carta, allora il problema della capacità di spesa è evidente e non può restare sottaciuto". Lo afferma la vicesindaca e presidente dell'Assemblea regionale Pd, Giusy Iemma.
"Quattro anni di tempo per programmare e mettere a terra fondi già disponibili sono un lasso di tempo più che sufficiente, ma la Regione Calabria non ha fatto una bella figura, dimostrandosi ancora incapace di alzare la china e non riuscendo a staccarsi dalla sua etichetta di fanalino di coda rispetto agli standard nazionali. Le terapie intensive sono reparti di fondamentale importanza, ancor più dopo la pandemia che ha cambiato il mondo, e gli ospedali calabresi non possono fare a meno di strutture e risorse per fronteggiare le piccole e grandi emergenze. Ci si attende, dunque, uno scatto d'orgoglio da parte del commissario Occhiuto, che ha messo sempre al primo posto la necessità di risollevare la sanità calabrese e di garantire a tutti i cittadini il diritto di curarsi nella propria terra. I numeri del Ministero - conclude Iemma - ci dicono che la sfida è lontana da risultati soddisfacenti e che non si può perdere altro tempo affinché i fondi destinati alla Calabria non vadano persi".
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