Fondi nuovo ospedale, alcuni consiglieri: "Ecco gli atti che certificano lo scippo a Catanzaro, la Lega Nord ci dica come intendono restituire il maltolto"
Palazzo De Nobili
29 marzo 2025 08:59 "Ci sono atti ufficiali che certificano lo scippo dei fondi ex articolo 20 destinati al nuovo ospedale di Catanzaro e dirottati verso altri lidi. Ovviamente ci auguriamo che gli atti che abbiamo potuto esaminare siano stati nel frattempo superati da altri provvedimenti che restituiscano a Catanzaro il maltolto. In caso contrario, attendiamo che i difensori d’ufficio del plenipotenziario della sanità Roberto Occhiuto ci dicano da dove saranno presi i soldi scippati e con quali meccanismi, in modo da ripristinare la dotazione finanziaria per realizzare il nuovo ospedale del Capoluogo.
Lo scrivono i consiglieri Comunali città di Catanzaro Antonio Corsi, Stefano Veraldi, Francesco Scarpino, Rosario Mancuso e Raffaele Serò.
"I due atti ufficiali sono la delibera di giunta regionale n. 75 del 4 marzo 2024 con oggetto “Variazioni di bilancio di previsione 2024-2025 – Annualità 2024” e il Decreto del Commissario ad Acta n. 84 del 5 aprile 2024.
Veniamo nel dettaglio. Con la delibera n. 75, vengono ricollocate le somme residue negli investimenti sanitari a favore della realizzazione dell’ospedale di Sibari che necessita di 77 milioni di euro, di cui 18.356.744 derivanti da un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti e 58 milioni 715 mila euro da coprire con le somme restituite dal commissario per la gestione dell’emergenza sanitaria. Ecco il punto. Da dove vengono presi i 58 milioni 715 mila euro ? E’ esattamente la cifra che, come si desume dall’allegato A della delibera, è destinato alla realizzazione del nuovo ospedale di Catanzaro. Si tratta della sommatoria di otto poste di bilancio, tutte riguardanti l’ex art. 20 della legge n. 67/88, relative alla realizzazione dell’ospedale del Capoluogo. La più rilevante è quella di 58 milioni 329mila euro destinata alla realizzazione, mentre le altre poste che variano dai 10mila ai 168mila euro riguardano costi del personale, studi e consulenze, collaborazioni coordinate. E veniamo al Decreto del Commissario ad acta n.84 con cui il presidente Occhiuto ha stabilito che tutte le risorse residue disponibili nell’ex articolo 20 della legge 67/1988 siano investite nei nuovi ospedali di Vibo valentia e della Piana di Gioia Tauro".
“Con il DCA in oggetto si dispone che le esigenze finanziarie necessarie per le varianti progettuali agli interventi per la realizzazione dei nuovi Ospedali di Vibo Valentia e della Piana di Gioia Tauro, quantificate in € 171.518.700,77, di cui € 30.000.000 per l’approvazione del progetto esecutivo del Nuovo Ospedale di Vibo Valentia ed € 141.518.700,7 per l’approvazione del progetto definitivo del Nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro, debbano, prioritariamente, trovare copertura sulle risorse disponibili per la Regione Calabria a valere sui fondi ex art. 20 della legge n. 67/88, in coerenza con la nuova programmazione della rete ospedaliera”.
"Ma non basta. Sempre con lo stesso decreto, si è disposto che le esigenze finanziarie, complessivamente stimate in € 193.416.798,74, necessarie ad adeguare i presidi di Locri, Melito Porto Salvo, Castrovillari, Cetraro e Paola, esclusi dal DPCM del 14/09/2022 avente ad oggetto “Iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel campo dell’edilizia sanitaria, valutabili dall’INAIL nell’ambito dei propri piani triennali di investimento immobiliare”, debbano, prioritariamente, trovare copertura sulle risorse disponibili per la Regione Calabria ex art. 20 della legge n. 67/8".
"Concludendo, se non sono stati adottati atti successivi per ripristinare i finanziamenti originari per Catanzaro, se ne deduce che, come noi sosteniamo, i soldi per il nuovo ospedale del Capoluogo non ci sono. Ne ci sono tracce di un fantomatico accordo di programma di cui si parla da quasi un anno e che dovrebbe contenere la dotazione finanziaria precedentemente sottratta a Catanzaro. E’ finito il tempo delle chiacchiere e degli slogan.
La Lega Nord è ora nelle condizioni di smentirci, a patto che lo faccia citando delibere, accordi di programma, documenti tecnici e contabili, nonchè scadenze precise e non fumose".