di PAOLO CRISTOFARO
Il Comune di Montepaone è stato collocato tra gli esclusi per l'ammissione a finanziamento PRS Calabria 2014-2020 relativamente all'intervento "per la crescita digitale nelle aree rurali". L'Ente (difeso dall'avvocato Domenico Rocco Galati) ha fatto causa al Tribunale Amministrativo Regionale contro la Regione Calabria (tutelata dal legale Angela Marafioti), contestando la dinamica dell'esclusione. La Prima Sezione del Tar (presidente: Giovanni Iannini; estensore: Arturo Levato), ha rigettato il ricorso.
L'appello del comune era incentrato sul dato degli abitanti, requisito richiesto dalla Cittadella per l'ammissione a finanziamento. La misura, infatti, era destinata a comuni rurali classificati nelle categorie C e D, con popolazione inferiore ai 5mila abitanti. Stando ai dati ISTAT 2017, però, Montepaone avrebbe 5390 abitanti. Un numero che, dunque, è costato al paese la possibilità di percepire le risorse messe a disposizione dell'Ente regionale.
Il Tar, dopo l'udienza tenuta il 4 di novembre, ha ribadito la validità, ai fini dell'esclusione attuata, dei dati ISTAT come indicatori affidabili per la rilevazione del numero di abitanti, trattandosi di "Istituto con natura pubblicistica e finalità istituzionali, secondo il decreto legislativo 322/1989". Nulla da fare, quindi, per l'amministrazione del sindaco Mario Migliarese, che pertanto non può in alcun modo beneficiare del finanziamento per la digitalizzazione delle aree rurali.
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