Fondi regionali agricoli per 146mila euro a Curinga. Stop del Tar all'interdittiva antimafia in attesa degli atti

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Controlli dei Carabinieri
  10 luglio 2020 18:19

di PAOLO CRISTOFARO

Un'azienda agricola di Curinga (CZ) avrebbe percepito 146mila euro di fondi regionali "a titolo di sostegno", finanziamenti legati anche all'Arcea (Agenzia regionale della Calabria per le erogazioni in agricoltura), salvo poi l'emissione di un'interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Catanzaro, con conseguente revoca del contributo concesso. 

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Il Tribunale Amministrativo (presidente: Giancarlo Pennetti; estensore: Francesca Goggiamani), interpellato dall'azienda agricola (difesa dall'avvocato Massimiliano Carnovale), ha sospeso temporaneamente, in via cautelativa, gli effetti dell'interdittiva limitatamente agli aspetti legati alla restituzione del contributo regionale. Nel frattempo, il Tar ha chiesto gli atti connessi al resoconto degli amministratori dell'azienda, della domanda di ammissione a controllo giudiziario e, dove eventualmente intervenuto, il provvedimento del giudice penale, fissando una Camera di Consiglio, per discutere nel merito, il 23 settembre 2020.

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Il provvedimento antimafia è stato emesso dalla Prefettura di Catanzaro il 12 marzo scorso e consegnato all'azienda, dai Carabinieri della Stazione di Curinga, il 28 dello stesso mese.

L'interdittiva si basa su una nota del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro e sul parere del Gruppo Interforze Antimafia del 13 febbraio scorso. L'atto, nell'immediato, ha portato intanto alla decadenza della domanda di aiuto economico formulata dall'azienda e del decreto dirigenziale regionale di revoca. La Regione Calabria sarà difesa dall'avvocato Paolo Falduto e l'Arcea dal legale Antonio Monteforte. Si attende ora la Camera di Consiglio per venire a capo della vicenda. 

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