
Il CASM esprime sdegno e profonda preoccupazione per quanto emerge dalla determina del Comune di Catanzaro che dispone la restituzione alla Regione Calabria di € 404.343,95 del Fondo “Dopo di Noi”, risorse relative alle annualità 2016 e 2018 destinate alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.
Siamo di fronte a un fatto politicamente gravissimo, che non può essere liquidato come un semplice adempimento amministrativo. Restituire fondi sociali mentre decine di persone attendono ancora un Progetto di Vita significa certificare il fallimento di un intero sistema di programmazione e gestione delle politiche sociali. È moralmente inaccettabile che risorse pensate per garantire autonomia, dignità e sicurezza a persone tra le più fragili della nostra comunità rimangano inutilizzate per anni e vengano poi restituite per scadenza dei termini, come se si trattasse di fondi superflui o opzionali. Non lo sono. Sono diritti.
La determina stessa riconosce l’esistenza di numerose istanze presentate e di un percorso di presa in carico avviato solo in extremis, quando ormai la Regione aveva già avviato il procedimento di revoca. Questo dato è devastante: il bisogno c’era, è stato segnalato, ma non è stato trasformato in interventi concreti.
Il CASM denuncia con forza una gestione che ha privilegiato la logica della carta e dei tempi burocratici rispetto alla vita reale delle persone. Ogni euro restituito rappresenta un progetto di autonomia mai avviato, una famiglia lasciata sola, un futuro rimandato sine die.
Non si può continuare a parlare di inclusione, di welfare di comunità e di centralità della persona, mentre nella pratica si perdono risorse fondamentali per incapacità di spesa, ritardi organizzativi e assenza di responsabilità politiche chiare.
Questo non è un incidente di percorso: è il risultato di scelte (o non-scelte) che hanno un peso politico preciso.
Il CASM chiede con forza:
- che venga fatta piena luce sulle responsabilità che hanno portato alla mancata utilizzazione dei fondi;
- che si apra un confronto pubblico e trasparente sul funzionamento dell’Ambito territoriale;
- che la gestione delle politiche per la disabilità esca dalla logica emergenziale e
dall’improvvisazione.
Il Fondo “Dopo di Noi” non può diventare l’ennesimo capitolo di risorse perse mentre si moltiplicano i bisogni.
Restituire questi fondi è una sconfitta per l’intera comunità, ma soprattutto è una sconfitta che pagano, ancora una volta, le persone con disabilità e le loro famiglie.
Il CASM non accetterà che quanto accaduto venga archiviato nel silenzio. Continueremo a denunciare, vigilare e incalzare le istituzioni affinché mai più risorse destinate alla disabilità vengano sacrificate sull’altare dell’inefficienza amministrativa.
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