“Mantenere quattro facoltà di medicina richiede risorse economiche ingenti per strutture, laboratori, docenti e personale. Ne deriva che la sostenibilità a lungo termine, soprattutto in una regione con risorse limitate come la Calabria, è una preoccupazione legittima davanti alle incomprensibili scelte politiche di questo centrodestra evidentemente mosse da logiche populiste e clientelari”. Lo scrive Gregorio Buccolieri, Consigliere Comunale PD.
“Il rischio concreto è che un'eccessiva frammentazione possa diluire la qualità dell'insegnamento, della ricerca e delle strutture in quanto assicurare standard elevati in tutte le sedi diventa una sfida proibitiva per una regione economicamente depressa come la Calabria.
La formazione medica richiede un'ampia disponibilità di strutture ospedaliere per i tirocini pratici e, se non accompagnata. da un'adeguata pianificazione, investimenti ingenti, costanti e un coordinamento efficace tra le diverse sedi e il sistema sanitario regionale, il rischio è che questa espansione possa portare a inefficienze e a un calo della qualità complessiva che si potrebbe evitare se, invece, si potenziasse la facoltà di medicina di Catanzaro.
In sintesi, l'espansione dell'offerta medica in Calabria, apparentemente trasformativa, è in realtà l'ennesima dimostrazione di egoismo politico dei territori che Occhiuto asseconda a scapito di Catanzaro e non solo per accontentare i suoi maggiorenti.
Gli studenti e le famiglie calabresi meriterebbero, infatti un"offerta formativa variegata e completa anziché assistere all'ennesima dimostrazione di miopia politica posta in essere dal presidente Occhiuto e dalle forze di maggioranza in Regione.
Tra qualche anno purtroppo toccheremo con mano gli effetti di questa visione dell'offerta formativa dal sapore campanilistico che pregiudica il diritto dei nostri ragazzi a studiare e restare nella nostra regione.
Perché, dunque, non potenziare l’ottima facoltà esistente nel Capoluogo da circa 40 anni? Perché creare doppioni? Solo per Catanzaro e l'UMg non è possibile aggiungere nuove facoltà?
E’ evidente, dunque, come queste scelte rispondano a logiche politiche di piccolo cabotaggio che risultano penalizzanti per tutta l’area centrale della Calabria. Una realtà, questa, che in ragione degli ultimi avvenimenti quali la revoca degli accreditamenti di Sant’Anna Hospital e il congelamento dei fondi per il nuovo ospedale non può essere mistificata e che i cittadini catanzaresi hanno ormai compreso appieno”.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736