Forte denuncia di un paziente: "La chimica cancerogena della Pertusola nel mio cervello"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Forte denuncia di un paziente: "La chimica cancerogena della Pertusola nel mio cervello"
Enzo Filareto
  29 maggio 2025 21:20

Riceviamo e pubblichiamo una lettera denuncia molto toccante di un paziente di Crotone, Enzo Filareto, che racconta la sua odissea

A Crotone la mia malattia oncologica come quella degli altri non è  solo una sfortuna, è  una cicatrice neurochirurgia oltre che ambientale. Non serve girarci attorno. Crotone  è stata contaminata non solo nell'ambiente ma nei corpi delle persone. I metalli tossici, il tenorm, il random, il polonio non sono sigle chimiche o concetti, sono sostanze reali e le abbiamo respirate, ingerite e accumulate. Il risultato si vede nei reparti oncologici, nelle case, nelle famiglie .Malattie che non nascono per caso, ma per esposizione continua a sostanze genotossiche.

Banner

Poche righe toccanti, vere, che fanno capire come il problema non sia solo ambientale, ma sanitario, umano e biologico. Non è stato mai fatto un studio vero tossicologico su chi vive a Crotone. Nessuna analisi del sangue per cercare metalli pesanti nei cittadini. Nessuna correlazione tra inquinamento e tumori subiti anche se i dati parlano chiaro. Un oncologo calabrese, il dr. Pasquale Montilla, è  stato l'unico a focalizzare l'attenzione tra clinica oncologica, tossicologica e prevenzione primaria. L'unico che si è avvicinato alla tossicologia del cancro e lo dice chiaramente con la forza di un leone: le patologie tumorali qui vanno lette in un altro modo come conseguenza del rischio chimico da profonda contaminazione chimica di cancerogeni. Un avvelenamento costante e micidiale per la salute umana. Adesso serve reagire perché a Crotone la malattia non è solo destino, ma una conseguenza e negarlo è complicità.

Banner

A Crotone i malati di cancro della ex-Pertusola non stanno recitando come attori una parte, non sono simboli del disagio ambientale e della mediocre indifferenza calcolata della  politica, ma l'espressione di un fallimento culturale umiliante. La malattia tende a umiliare, ma la dignità per quanto isolata sopravvive nei sorrisi e nella voglia di resistere. Questo è quello che accade ad Enzo che, dopo avere subito una craniotomia in un sterile reparto di neurochirurgia per un cancro al cervello, ha deciso di raccontarsi e alzare i toni della protesta civile verso l'insopportabile incompiuto frustrante progetto della bonifica di cancerogeni sommersi della sua città di Crotone e finiti nel suo cervello in modo non casuale.

"A Crotone non si riesce a trovare il confine tra bonifica sanitaria di prevenzione  secondaria, oncologia clinica e diagnostica molecolare oncotossicologica di precisione. Sembra di vivere in una condizione di schizofrenia scientifica", il commento del dottore Montilla.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner