Il contagio da coronavirus può essere considerato non solo una pandemia ma anche la prima infodemia della storia dell'umanità.
Il virus ha avuto il suo impatto sociale, economico e umano indissolubile con il mondo dei social che hanno amplificato e veicolato disinformazione sul virus ma anche rivelato verità, i racconti della gente, informazioni sulle conseguenze.
I giornalisti di tutto il mondo hanno utilizzato i social media per ottenere un quadro più preciso della situazione, raccogliere e archiviare importanti notizie ricondividendole con tutto il mondo.
Va loro riconosciuto il merito di aver fatto in modo di mantenere le persone in contatto tra loro, salvaguardando il lato psicologico degli individui consentendo così di poter promuovere ed evidenziare informazioni accurate e sicure di ogni tipo e genere.
I social si stanno rivelando importanti fonti di comunicazione e di aggregazione tra la gente in tempo di isolamento forzato.
Anche il Movimento Vitambiente sempre attenta anche all'uomo quale elemento della natura ha voluto affrontare e trattare sui social diversi argomenti ai tempi del covid 19.
L'obbiettivo è quello di allargare la conoscenza non solo su come è cambiata e come cambierà la nostra vita, ma anche trattare l'impatto sociale di questi nuovi sistemi di comunicazione entrati prepotentemente nella nostra vita quotidiana e molto spesso sottovalutati.
Considerati fino a pochi mesi fa negativamente si sono dimostrati mezzi fondamentali per mantenere gli esseri umani connessi tra loro, in continuo contatto sociale e scambio culturale.
La prima videoconferenza si è tenuta oggi 28 aprile a cura del Circolo Vitambiente di Catanzaro, ed ha trattato il tema "gli strumenti finanziari a sostegno delle imprese ai tempi del covid, prospettive future".
Sono intervenuti il Presidente del Circolo provinciale di Catanzaro Vitambiente l'avv. Rita Parentela, il Presidente Nazionale Vitambiente l'avv. Pietro Marino, il Commercialista e revisore legale dott. Pierluigi Combariati, il Presidente Confesercenti dott. Francesco Chirillo , l'Agente finanziario il dott. Carlo Maria Comito, coordinati dal giornalista de La Nuova Calabria, Edoardo Corasaniti.
Francesco Chirillo nel suo intervento ha chiarito come le prospettive economiche non saranno rosee fino a quando si continuerà a parlare di prestiti e non di aiuti a fondo perduto necessari, "perché ci troviamo di fronte ad un evento che in economia si definisce cigno nero” .
Servono azioni straordinarie e lontane da quello che si è fatto finora. "Sono sicuro che gli imprenditori risponderanno con un nuovo mindset".
La ripresa non dipende solo dalla volontà degli imprenditori ma sopratutti dallo Stato che ha dato fin qui risposte inadequate, ci aspettiamo per la ripartenza una forte decontribuzione , sburocratizzazione e un rilancio dei lavori pubblici in Calabria.
L'intervento tecnico del Dott. Commercialista Pierluigi Combariati che ha dichiarato:“Il più grande pericolo dai tempi della Grande Recessione”.
L’Ocse già ai primi di marzo non usava mezzi termini riguardante gli effetti macroeconomici del coronavirus sui sistemi globali.
Il DEF deliberato dal consiglio dei ministri il 24 aprile ipotizza un PIL a -8%, il rapporto deficit/Pil al 10,4% ed il debito pubblico al 155,7% del PIL.
"Il Governo ha messo in campo, nei confronti di imprese, commercianti, artigiani e professionisti, strumenti che reputo insufficienti per far fronte a questa emergenza".
Strumenti che si sono dimostrati di non facile ed immediata applicazione.
Uno studio pubblicato dalla FCM (Federazione delle Professioni Contabili dei Paesi del Mediterraneo), confrontato le misure adottate dai 12 paesi aderenti alla suddetta federazione ha dichiarato che quanto fatto dal Governo Italiano è meno di quanto fatto dalla maggior parte dai Governi Un’operazione che è stata presentata come una distribuzione di liquidità a semplice richiesta, in tempi velocissimi e senza condizioni, si sta rilevando invece complessa e farraginosa.
L'avv.to Rita Parentela, presidente del Circolo di Catanzaro ha inciso che nella storia della Repubblica mai si è dovuta affrontare una crisi sanitaria, sociale ed economica di queste proporzioni. Il pensiero va ai malati ed alle loro famiglie, a quanti ogni giorno lavorano con rischi enormi in tutto il Paese.
In questo contesto due sono i punti su cui convergono le attenzioni di tutti: il numero delle persone morte per l'infezione, e la quantità di moneta necessaria per fronteggiare l'emergenza pandemica su vari fronti (dalle risorse sanitarie al sostegno del reddito individuale).
La salute è il bene primario, ed ogni contributo affinché si possano alleviare e contrastare le conseguenze dell’epidemia è cruciale.
Più di prevedere il futuro, questo è il tempo di agire affinché il nostro Paese, la nostra società, possano affrontare adeguatamente questa fase drammatica e risollevarsi.
Tutelando il tessuto produttivo e sociale della Nazione, lavoratori, imprese, famiglie, con strategie e strumenti inediti e senza lesinare risorse.
Il Governo si sta sforzando di cercare soluzioni, ma stanno emergendo criticità economiche, dall'incapacità di sostenere internamente la produzione di beni essenziali per fronteggiare l'emergenza alla difficoltà di negoziare accordi finanziari e monetari, come anche alla difficoltà di rimodulare il MES.
Ha concluso la videoconferenza l'Agente finanziario Carlo Maria Comito il quale ha prospettato una serie di strumenti finanziari atti a favorire e agevolare la media impresa nonché i giovani che si vogliono avvicinare all'imprenditoria evidenziando l'innalzamento dell'età dai 30 ai 40.
Ha poi focalizzato l'attenzione sulla necessità che l'impresa meridionale guardi al futuro con maggior positività investendo nell'innovazione al fine di partecipare all'economia globale.
Ha dichiarato "Sono convinto che per il sud si stia aprendo un'opportunità economico imprenditoriale che non bisogna lasciarsi sfuggire”.
Nei prossimi giorni seguiranni altre videoconferenze con altre tematiche a cura dei Circoli di Cosenza, Reggio Calabria, Crotone e Lamezia Terme.
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