di ENZO COSENTINO
L’ormai ex assessore Alessio Sculco esce a testa alta da Palazzo De Nobili. E non si è fatto attendere il coro dei giudizi positivi sull’operato del componente la Giunta in essere, fortemente voluto da FI. Giudizi che poggiano, evidentemente, sul bilancio dell’attività portata avanti da Sculco. Senza irrompente “cassa di risonanza”, autoreferenzialismo - di cui tanti personaggi della politica spesso si nutrono - ma con fatti riscontrabili negli atti. Per carità, nessun eroismo, ma una presa di coscienza del mandato affidatogli.
Alessio Sculco è già un nome, anzi il nome, che FI rilancia per le prossime sfide elettorali nel capoluogo di regione. Lo afferma in una sua nota il coordinamento cittadino di FI anticipando ai partner della coalizione di centrodestra che quello dell’ex assessore sarà il nome che il Partito metterà sul “piatto” al tavolo delle trattative che saranno avviate per dare appunto nome e volto al “dopo Abramo”. E in quelle occasioni vi sarà anche una verifica della “spontaneità” e “sincerità” manifestata in queste ore a Sculco soprattutto da esponenti di movimenti e partiti della coalizione.
Una fuga in avanti, un contropiede per tentare il gol nella partita per la candidatura a sindaco, sul campo della coalizione che, pur fra non pochi giochi di potere, incomprensioni, liti e riappacificazioni, ha fatto governare Sergio Abramo. Ma non si può non tener conto che le prossime amministrative nel capoluogo di regione, in generale per tutti gli schieramenti, saranno una prova valida di quanto, sino a quella data, la politica locale sarà cresciuta in termini di qualità e competenze.
Allo stato attuale il quadro generale della politica più che ricco di policromie è carico di “grigio”, un colore che non piace molto. Le previsioni? Sarà dura nel centrodestra “legare” in maniera federale – secondo il salvini pensiero - tutti i componenti. Figuriamoci la proposta berlusconiana del “partito unico”! Ma un tentativo serio - quello federale - andrebbe fatto. Magari dopo che si concluderà la kermesse elettorale delle regionali.
A Palazzo de Nobili, dopo le dimissioni dell’assessore Sculco, si avverte un pò di “puzza di bruciato” per la continuazione della consiliatura che rischia, e non poco, di essere vicina al capolinea. Con anticipo sulla data di scadenza. Nel gioco delle probabilità, però, si innestano esigenze elettoralistiche legate alle “regionali”. Infatti potrebbe aprirsi anche un momento di mediazione. Fra alleanze vecchie e nuove, divisioni, possibili transumanze, c’è inevitabilmente chi guarda alle caselle da coprire per gli organigrammi alla Regione. Una condizione che potrebbe condizionare le scelte per il Capoluogo.
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