Comportamento antisindacale e accordi illegittimi. La Segretaria Generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari e il Segretario Fp Cgil Calabria Ferdinando Schipano puntano il dito contro Calabria Verde con una lettera che fa il punto a partire dall’incontro in cui è stato siglato un accordo per l’istituzione di un progetto premiare - progetto obiettivo - relativo al servizio sorveglianza idraulica, “monitoraggio foci e coste 2025” senza tenere conto dell’assenza della sigla sindacale. Per l’organizzazione di tratta di “una modalità impropria di gestione delle riunioni sindacali e, più complessivamente alla gestione delle relazioni sindacali in Calabria Verde, in quanto non si può disdire la sera una riunione convocata per il giorno dopo e decidere autonomamente una nuova data sulla base di chissà quale disponibilità. Non certo della Fp Cgil che, a seguito di impegni precedentemente assunti, aveva palesato l’indisponibilità ad essere presente”.
“Un'ulteriore modalità irrituale e anomala – affermano nella lettera indirizzata ai vertici di Calabria verde i due sindacalisti - riguarda il luogo di convocazione delle riunioni sindacali di Calabria Verde presso l’assessorato all’Ambiente della Regione Calabria. Ancora più grave è il fatto che a tali riunioni si pretenderebbe di discutere di materie che, secondo il Contratto Nazionale di Lavoro, sono oggetto di contrattazione, senza però procedere alla convocazione formale della delegazione trattante. Per essere chiari, senza la presenza della delegazione trattante di parte pubblica e della Rsu”.
“Prendendo ad esempio l’ultima riunione, si vorrebbero sottoscrivere accordi relativi al salario accessorio dell’ente, ma solo con alcune sigle sindacali. Questo inaccettabile comportamento porterebbe all’attivazione di una vertenza per comportamento antisindacale, oltre che alla nullità dell’accordo stesso”.
“Per quanto sopra espresso – affermano Baldari e Schipano - si evidenzia la completa illegittimità di quanto sottoscritto, atteso che la identificazione di un progetto obiettivo può essere effettuata solo in presenza delle seguenti condizioni: confronto in sede di contrattazione decentrata, ricordando che ancora manca la certificazione del fondo delle risorse decentrate anno 2025 e il conseguente obbligatorio atto d’indirizzo di parte datoriale; Identificazione delle risorse finanziarie con cui il progetto è finanziato”.
I due sindacalisti invitano poi il Direttore Generale “a non considerare l’accordo sottoscritto in data 12 giugno 2025 come un progetto obiettivo. In assenza di adeguata procedura di approvazione del progetto obiettivo e conseguente finanziamento dello stesso, tutte le ore di lavoro che saranno svolte in aggiunta rispetto al normale calendario di attività, debbono essere considerate come lavoro straordinario. Le stesse non possono essere gestite quale riposo compensativo, non ricorrendone assolutamente le condizioni.
Si invita, pertanto a seguire le ordinarie procedure di gestione delle relazioni sindacali, senza utilizzare scorciatoie o metodi impropri di convocazione e conseguentemente di gestione delle riunioni”. La Fp Cgil ha sempre mantenuto un rapporto basato su correttezza e chiarezza di posizioni, bandendo ogni forma di populismo e di “facili promesse”.
“Si resta a disposizione per l’avvio della fase della contrattazione decentrata, successivamente al recupero dei ritardi relativi alla costituzione del fondo, alla designazione della delegazione trattante di parte pubblica e alla specifica indicazione degli indirizzi a cui la stessa delegazione dovrà attenersi.
Cogliamo infine l’occasione di rilevare che ancora una volta – concludono - gli istituti previsti in sede di contratto decentrato 2024 e il piano triennale del personale 2024 2026 (successivamente riproposto) ancora una volta non trovano attuazione nell’ambito delle attività aziendali”.
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